Appalti in sanità – Appalti e Contratti https://www.appaltiecontratti.it Mon, 18 Mar 2024 09:06:36 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.2.4 https://www.appaltiecontratti.it/wp-content/uploads/2024/02/cropped-Appalticontratti_PA.png?w=32 Appalti in sanità – Appalti e Contratti https://www.appaltiecontratti.it 32 32 Forniture sanitarie: congruità dell’importo a base di gara  https://www.appaltiecontratti.it/forniture-sanitarie-congruita-dellimporto-a-base-di-gara/ https://www.appaltiecontratti.it/forniture-sanitarie-congruita-dellimporto-a-base-di-gara/#respond Mon, 18 Mar 2024 09:06:34 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/?p=36039 L’Istituto Nazionale dei Tumori deve annullare in autotutela la gara per la fornitura di protesi mammarie ed espansori con importo a base di gara di 1.185.900 euro.

Lo ha stabilito Anac con il Parere di precontenzioso n. 99 del 28 febbraio 2024, rispondendo alla richiesta di parere di una società partecipante alla gara, a cui l’Autorità ha dato ragione.

“I rilievi sollevati dalla società istante sono fondati”, scrive Anac. “Ora l’Istituto dei Tumori deve annullare la gara ed eseguire una corretta istruttoria al fine di individuare gli importi dei singoli lotti in modo da renderli congrui ed economicamente sostenibili per le imprese potenzialmente interessate alla partecipazione”. “Successivamente – continua Anac – l’Istituto potrà provvedere alla riedizione della procedura selettiva con la fissazione di nuovi termini per la presentazione delle offerte”. “Qualora l’Istituto non intenda conformarsi al parere – aggiunge Anac – dovrà comunicare con provvedimento da adottarmi entro 15 giorni le relative motivazioni alle parti interessate e all’Autorità, che potrà proporre ricorso”.

L’impresa ricorrente aveva chiesto ad Anac un parere in ordine alla congruità della base d’asta di tutti gli otto lotti di cui si compone la gara, in quanto l’asserita errata quantificazione determinava per la società medesima l’impossibilità oggettiva di concorrere per l’affidamento dell’appalto. Per la società, l’intera procedura di gara risultava illegittima “per violazione dei principi di adeguatezza, trasparenza, pubblicità e proporzionalità nell’azione amministrativa, par condicio dei concorrenti, e i principi di accesso al mercato e di risultato”.

L’Autorità ha dato ragione al ricorrente, ribadendo che lo stesso Istituto dei Tumori ha confermato che «il costo unitario per ciascun dispositivo è stato determinato prendendo come riferimento il costo dell’attuale contratto», in quanto «la Regione Lombardia ha imposto una decisa razionalizzazione della spesa in merito agli acquisti dei predetti dispositivi che non consentono il superamento del tetto di spesa rispetto all’anno precedente», in tal modo confermando quanto asserito dalla società istante, ovvero che per la fissazione dei prezzi a base di gara non è stata svolta alcuna specifica istruttoria.

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Adriano Leli, FARE: continuano le criticità prodotte dall’introduzione della digitalizzazione degli appalti https://www.appaltiecontratti.it/adriano-leli-fare-continuano-le-criticita-prodotte-dallintroduzione-della-digitalizzazione-degli-appalti/ https://www.appaltiecontratti.it/adriano-leli-fare-continuano-le-criticita-prodotte-dallintroduzione-della-digitalizzazione-degli-appalti/#respond Wed, 24 Jan 2024 07:25:14 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/adriano-leli-fare-continuano-le-criticita-prodotte-dallintroduzione-della-digitalizzazione-degli-appalti/
Dalle nostre Associazioni arriva unanime la denuncia: le piattaforme su cui si deve lavorare per fare acquisti digitalizzati funzionano male. Leitmotiv è poi la difficoltà di ottenere i CIG”

A dirlo è il Presidente della F.A.R.E. (Federazione delle Associazioni Economi e Provveditori della Sanità) Adriano Leli che continua: “I Presidenti delle nostre Associazioni, lamentano come, ad esempio, la piattaforma PCP- Anac, continui a funzionare a singhiozzo e, molto spesso, non è proprio possibile accedervi. Nel caso fortunato in cui si riesca a entrare ci si incaglia però nella richiesta dei CIG.

La segnalazione di un errore, non meglio definito, non permette di ricevere il codice alfanumerico che serve per concludere la procedura. Le criticità però, non finiscono qui visto che molti di loro lamentano il fatto che alcune schede sembra che proprio non si aprano ed altre richiedono, per la loro compilazione, elementi e dati che rallentano moltissimo il processo di lavorazione.

Forse sarebbe stato opportuno prevedere un periodo di rodaggio e di formazione che avrebbe salvaguardato il settore della sanità, e non solo, dalle criticità che si stanno vivendo”. “I nostri iscritti, aggiunge il Presidente FARE, sono impegnati giornalmente nel cercare di ridurre al minimo le conseguenze di questa partenza veramente farraginosa della digitalizzazione degli appalti.

Il non riuscire ad ottenere i CIG sta facendo vivere realtà in cui i pazienti sono costretti, a volte, ad una lunga degenza in ospedale solo perché non è possibile somministrargli le cure prescritte per raggiungere la guarigione oppure la stabilizzazione. Per non parlare poi di quelli che vivono nell’incertezza di ricevere i farmaci salvavita. Situazione altrettanto drammatica mi viene riportata anche per i centri diagnostici che non riescono ad approvvigionarsi anche dei soli reagenti o comunque del materiale essenziale per qualsiasi intervento diagnostico. Le stesse Farmacie territoriali stanno incontrando notevoli difficoltà nel reperire i farmaci per soddisfare la richiesta dei clienti.

L’impossibilità di riuscire ad avere, in tempo reale, i CIG sta in questi giorni, immobilizzando il settore della Sanità producendo dei danni e dei disagi incredibili a coloro che attendono una risposta medica alle loro problematiche di salute”.

Dott.ssa Enza Colagrosso
Ufficio Stampa FARE

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Consip e Confindustria Dispositivi Medici: siglato protocollo d’intesa https://www.appaltiecontratti.it/consip-e-confindustria-dispositivi-medici-siglato-protocollo-dintesa/ https://www.appaltiecontratti.it/consip-e-confindustria-dispositivi-medici-siglato-protocollo-dintesa/#respond Fri, 19 Jan 2024 07:38:33 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/consip-e-confindustria-dispositivi-medici-siglato-protocollo-dintesa/
Consip S.p.A. e Confindustria Dispositivi Medici hanno sottoscritto un accordo di collaborazione con l’obiettivo di individuare nel mercato delle imprese, anche del settore sanitario, le migliori opportunità di approvvigionamento per le pubbliche amministrazioni, nel più ampio interesse del Paese.

L’iniziativa nasce dalla convinzione che confronto e condivisione delle rispettive conoscenze ed esperienze in materia di public procurement – nonché lo sviluppo congiunto di analisi, studi e ricerche nelle tematiche di comune interesse – possano rendere più efficace e incisivo lo svolgimento delle rispettive funzioni istituzionali e rafforzare la consapevolezza delle amministrazioni e delle imprese sulla rilevanza degli appalti in sanità come leva strategica per il perseguimento di obiettivi di politica sociale, industriale ed ambientale.

Una sinergia istituzionale tra due soggetti che, ciascuno nel proprio ruolo, sono al centro del sistema. Da un lato, Consip S.p.A. che – in qualità di centrale di committenza nazionale – gestisce ogni anno circa 26 miliardi di euro, corrispondenti a oltre l’1,3% del PIL italiano, con più di 500mila contratti stipulati tra 140mila imprese e 13.500 amministrazioni. Dall’altro, Confindustria Dispositivi Medici, Federazione nazionale delle imprese di produzione e distribuzione operanti nel settore dei dispositivi medici e dei dispositivi medico-diagnostici in vitro, organizzate in associazioni di settore in funzione della merceologia rappresentata.

Tra gli obiettivi dell’accordo – siglato tra Consip S.p.A., nella persona dell’Amministratore Delegato Marco Mizzaue Confindustria Dispositivi Medici, rappresentata dal Direttore Generale Fernanda Gellona – vi sono quindi: partecipazione e coinvolgimento delle imprese del settore sanitario nella domanda pubblica; confronti ed analisi circa l’evoluzione e le prospettive delle esigenze di acquisto in sanità; diffusione della conoscenza sul nuovo Codice dei contratti e sugli appalti di innovazione.

Fonte: www.fareonline.it

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Criticità nuove modalità di acquisizione del CIG negli enti del servizio sanitario nazionale https://www.appaltiecontratti.it/criticita-nuove-modalita-di-acquisizione-del-cig-negli-enti-del-servizio-sanitario-nazionale/ https://www.appaltiecontratti.it/criticita-nuove-modalita-di-acquisizione-del-cig-negli-enti-del-servizio-sanitario-nazionale/#comments Fri, 12 Jan 2024 09:20:30 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/criticita-nuove-modalita-di-acquisizione-del-cig-negli-enti-del-servizio-sanitario-nazionale/
Il presente sintetico documento si compone di due parti:

A) Considerazioni generali;

B) Evidenziazione di specifiche criticità.

A) Considerazioni generali

L’attività di micro-approvvigionamento nelle Aziende del SSN è consistente.

L’avvenuta centralizzazione degli acquisti a livello nazionale e regionale, a seconda delle regioni, arriva a coprire anche l’80% dei fabbisogni in valore e numero di procedure di acquisto, purtuttavia una media Azienda acquisisce ogni anno centinaia di cig per quanto non rinvenibile in accordi quadro, convenzioni ecc., per una pluralità di motivi (forniture specifiche/esclusive, carenze farmaci, servizi customizzati, ecc.).

In sostanza si assiste ad una situazione paradossale in cui un aggregato che probabilmente su un piano generale non meriterebbe neppure di essere “tracciato” (de minimis non curat praetor) se non per motivi fiscali (NSO, fatturazione), e ciononostante in concreto è formato di fattispecie di acquisizioni fondamentali per l’operatività, viene ad essere gravato – a seguito delle modalità prescelte per dar corso alla “digitalizzazione” dei contratti – da uno sforzo di caricamento dati sproporzionato, superiore all’assetto precedente (cig-smartcig Simog) e che assorbe una maggiore quantità di tempo-lavoro.

Probabilmente se si considerano tutte le P.A. assommando le ore aggiuntive necessarie a tali attività obiettivamente a basso valore aggiunto (in un contesto isorisorse, ad essere fortunati) si arriva a cifre a 5 o 6 zeri.

Ciò rappresenta un sovvertimento di prospettiva rispetto all’impostazione del codice che punta ai funzionari come manager di progetto mentre in concreto vengono ridotti a digitatori di dati.

Soprattutto per le acquisizioni di minore importo per le quali il legislatore del nuovo codice ha dimostrato sensibilità, elevando la soglia dell’affidamento diretto per b/s fino a 140.000 euro, l’esito risulta ancor più straniante per l’istituito obbligo – di fatto – di acquisire il cig per il tramite di una piattaforma di gara a prescindere dall’importo (solo fino a 5k Anac ha recentissimamente consentito di utilizzare il proprio portale, in via transitoria).

Ora, va detto expressis verbis che ovviamente non tutti i fornitori di cui si necessita sono presenti nelle piattaforme, né è detto che gli stessi siano organizzati (banalmente la richiesta di Spid o CIE può rappresentare una barriera all’ingresso).

Quindi, non si tratta solo dell’impatto sulle amministrazioni, ma anche e soprattutto dell’effetto di restrizione del mercato.

Inoltre, e come ovvio, mentre in precedenza fino a 5k l’acquisizione del preventivo poteva avvenire fuori piattaforme, oggi più così non è (salva l’eccezione transitoria concessa da Anac), con rallentamento degli acquisti anche sotto tale profilo.

E’ in definitiva evidente che:

  • Fino a 140.000 euro si dovrebbe auspicabilmente tornare al Simog (il portale Anac oggi utilizzabile sotto i 5k è ancora più indaginoso della piattaforma MEPA, dove almeno alcuni dati delle stazioni appaltanti e degli operatori economici sono rintracciabili a sistema, mentre su PCP va caricato tutto a mano, inoltre la scheda AD5 è visualizzabile soltanto usando il browser Google Chrome, e comunque vi sono ancora più dubbi: es. cosa si intende in quel caso per ID appalto?);
  • In subordine, le nuove schede dovrebbero essere drasticamente semplificate (sia sulle piattaforme sia su Anac).

B) Evidenziazione di specifiche criticità sulle piattaforme (valevoli per schede sia <5k che >5k)

NOMINA RUOLI:

INDICA IL GESTORE DEI DATI ANAC

INDICA IL GESTORE TED

INDICA IL GESTORE ESPD

In tutti questi casi non si comprende perché il sistema non fornisca di default i dati del Rup/Punto ordinante che ha effettuato l’accesso, costringendo ad inserirli a mano.

ANACFORM:

CODICE AUSA

Analogamente non si comprende perché – nel momento in cui il sistema rintraccia l’ente indicando già il codice fiscale ed anche l’elenco dei centri di costo associati – il codice Ausa invece debba essere inserito a mano.

CCNL

E’ dato di difficile reperimento e scarsamente significativo almeno in caso di forniture (soprattutto se sotto la soglia dell’affidamento diretto).

CODICE ISTAT

Dell’amministrazione. Anche in questo caso non si comprende perché debba essere caricato a mano.

ID PARTECIPANTE

Totalmente incomprensibile perché occorra inserire a mano un codice casuale generandolo da un altro sito.

E-DGUE

Per come impostato presuppone una gara europea (occorre inserire il riferimento della pubblicazione sulla GUUE). Quid in caso di procedure nazionali? Come si richiedono le dichiarazioni sui requisiti?

RICHIESTA CIG

Non si comprende perché l’Anacform apparentemente compilato correttamente poi possa essere oggetto di messaggi di errore soltanto in sede di trasmissione.

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Adriano Leli: risolvere criticità della digitalizzazione appalti per acquisti meno difficoltosi per gli ospedali https://www.appaltiecontratti.it/adriano-leli-risolvere-criticita-della-digitalizzazione-appalti-per-acquisti-meno-difficoltosi-per-gli-ospedali/ https://www.appaltiecontratti.it/adriano-leli-risolvere-criticita-della-digitalizzazione-appalti-per-acquisti-meno-difficoltosi-per-gli-ospedali/#respond Thu, 11 Jan 2024 07:17:43 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/adriano-leli-risolvere-criticita-della-digitalizzazione-appalti-per-acquisti-meno-difficoltosi-per-gli-ospedali/
“Gli Ospedali devono poter lavorare ed emettere ordini senza dover affrontare le mille difficoltà che si stanno presentando con l’applicazione della digitalizzazione degli appalti”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente della FARE Adriano Leli che aggiunge:

“Tra le criticità incontrate con l’avvio della digitalizzazione degli appalti, che a oggi, passati ben 9 giorni, ancora non riesce ad andare a pieno regime, mi trovo nella condizione di segnalare anche la difficoltà di acquisire i CIG. La nostra Federazione ha associati su tutto il territorio nazionale e praticamente in tutte le Stazioni Appaltanti, siamo pertanto nella condizione di monitorare, giorno dopo giorno, le difficoltà che queste si trovano ad affrontare.

Siamo così venuti a conoscenza della criticità nella gestione e nella richiesta dei CIG che dal 1° gennaio, come è noto a tutti, deve passare attraverso la Piattaforma ANAC.

Un esempio per tutti è ciò che ci è stato segnalato da un ASL della regione Liguria dove il RUP, Maurizio Greco, socio FARE nella giornata dell’8 gennaio 2024 ha provato ad acquisire un CIG per un affidamento di 30mila euro. Dopo circa due ore e mezza di lavoro è stato costretto ad arrendersi all’evidenza che non era possibile fare l’acquisizione nonostante le mille peripezie superate e le richieste ingiustificate a cui si è cercato di rispondere.”

Il Presidente FARE, Adriano Leli, denuncia questo stato di cose che mettono in serie difficoltà coloro che devono comunque fare ordini per far procedere gli Ospedali.

Fonte: www.fareonline.it

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Payback dispositivi medici: una prima vera vittoria per gli operatori del settore. https://www.appaltiecontratti.it/payback-dispositivi-medici-una-prima-vera-vittoria-per-gli-operatori-del-settore/ https://www.appaltiecontratti.it/payback-dispositivi-medici-una-prima-vera-vittoria-per-gli-operatori-del-settore/#respond Mon, 04 Dec 2023 07:15:16 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/payback-dispositivi-medici-una-prima-vera-vittoria-per-gli-operatori-del-settore/

Il Tar Lazio solleva la questione di legittimità costituzionale presso la corte costituzionale.

A cura di Chiara Bolzan

Mentre il Governo, utilizza il meccanismo di posticipo del termine ultimo di pagamento di quanto previsto attraverso la norma sul payback dispositivi medici, i giudici amministrativi intervengono sollevando la questione di illegittimità costituzionale.

Sarà pertanto la Corte costituzionale a doversi pronunciare in merito alla norma concernente il payback dispostivi medici.

Procediamo con ordine.

La suddetta, approvata con il D.L. n. 78 del 2015,  è in realtà stata attuato solo a partire dal cosiddetto decreto “Aiuti-Bis” del 9 agosto 2022, stante la quale veniva sancito l’obbligo in capo agli operatori economici, fornitori di dispositivi medici, di restituire fino al 50% di quanto da loro già incassato a seguito di fornitura per l’arco temporale 2015-2018, con modalità stabilite successivamente con decreto del Mistero della Salute, sentita la Conferenza Stato-Regioni e il Ministero e dell’Economia.

Da quel momento si è aperta una lunga diatriba tra gli operatori economici e lo Stato, che ha portato il governo prima a posticipare in più riprese i termini di pagamento, successivamente a dimezzare l’importo dovuto. Tentativi, questi, risultati vani in quanto non si è giunti a una soluzione definitiva.

CONTINUA A LEGGERE….

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Aggiornamento dei Prezzi di riferimento del servizio di ristorazione in ambito sanitario https://www.appaltiecontratti.it/aggiornamento-dei-prezzi-di-riferimento-del-servizio-di-ristorazione-in-ambito-sanitario/ https://www.appaltiecontratti.it/aggiornamento-dei-prezzi-di-riferimento-del-servizio-di-ristorazione-in-ambito-sanitario/#respond Tue, 21 Nov 2023 11:38:37 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/aggiornamento-dei-prezzi-di-riferimento-del-servizio-di-ristorazione-in-ambito-sanitario/
L’Autorità Nazionale Anticorruzione pone in consultazione pubblica la possibilità di modificare l’indice Istat con cui vengono attualmente aggiornati i Prezzi di Riferimento (PRif) del servizio di ristorazione in ambito sanitario.

L’Anac pubblica i PRif di alcuni beni e sevizi, a cui le Stazioni Appaltanti (SA) devono attenersi. In particolare per quanto attiene al servizio di ristorazione in ambito sanitario, i PRif attualmente pubblicati vengono aggiornati in base ad un indice denominato ECOICOP 11.1.2-mense calcolato da Istat con cadenza mensile.

La finalità della presente consultazione è conoscere se la tipologia di indice a suo tempo scelta per l’aggiornamento dei PRif in parola sia ancora ritenuta valida, o invece vi sia una necessità percepita di modificare l’indice di aggiornamento di tali prezzi di riferimento.

Viene quindi proposta la scelta tra la soddisfazione dell’attuale sistema di indicizzazione, rispetto alla selezione di un indice differente (FOI senza tabacchi) sempre di fonte Istat e sempre disponibile con cadenza mensile, ovvero la possibilità di proporre un sistema diverso di aggiornamento dei prezzi in parola (a tal fine è stato predisposto anche un campo “note”).

Termine per la presentazione dei contributi

Il termine ultimo per la presentazione delle osservazioni è fissato inderogabilmente al 15 dicembre 2023 alle ore 23.59.
Istruzioni per la partecipazione
Tutti gli interessati possono far pervenire le proprie osservazioni tramite la compilazione del questionario posto in consultazione pubblica ed accessibile al seguente link: questionario on line.

Non sono ammesse compilazioni multiple o con modalità differenti da quella proposta.
Per agevolare gli interessati, viene di seguito pubblicato anche lo schema di questionario (format) in pdf ricordando, tuttavia, che saranno accettate solamente le informazioni inserite tramite la compilazione al link sopra indicato.

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Il dialogo competitivo come strumento di innovazione in sanità https://www.appaltiecontratti.it/il-dialogo-competitivo-come-strumento-di-innovazione-in-sanita/ https://www.appaltiecontratti.it/il-dialogo-competitivo-come-strumento-di-innovazione-in-sanita/#respond Thu, 16 Nov 2023 07:12:09 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/il-dialogo-competitivo-come-strumento-di-innovazione-in-sanita/

Slide esplicative a cura di Maurizio Greco

–> SCARICA QUI LE SLIDE

 

 

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Spesa sanitaria, 15 miliardi di euro in affidamenti nei primi quattro mesi del 2023 https://www.appaltiecontratti.it/spesa-sanitaria-15-miliardi-di-euro-in-affidamenti-nei-primi-quattro-mesi-del-2023/ https://www.appaltiecontratti.it/spesa-sanitaria-15-miliardi-di-euro-in-affidamenti-nei-primi-quattro-mesi-del-2023/#respond Wed, 15 Nov 2023 09:30:26 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/spesa-sanitaria-15-miliardi-di-euro-in-affidamenti-nei-primi-quattro-mesi-del-2023/
Nel quadrimestre gennaio-aprile 2023 sono state 16.673 le procedure di affidamento espletate in ambito sanitario (forniture di prodotti farmaceutici, prodotti per la cura alla persona e apparecchiature mediche, servizi sanitari e di assistenza sociale) per un valore di circa 15,3 miliardi di euro.

È quanto emerge dal focus sulla spesa sanitaria elaborato da Anac nell’ambito del Rapporto quadrimestrale sul mercato dei contratti pubblici.

Documenti collegati

Leggi il documento Focus mercato contratti pubblici

Leggi il documento Focus spesa sanitaria

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Indicazioni per la corretta impostazione delle procedure per l’affidamento di forniture di dispositivi di chirurgia robotica https://www.appaltiecontratti.it/indicazioni-per-la-corretta-impostazione-delle-procedure-per-laffidamento-di-forniture-di-dispositivi-di-chirurgia-robotica/ https://www.appaltiecontratti.it/indicazioni-per-la-corretta-impostazione-delle-procedure-per-laffidamento-di-forniture-di-dispositivi-di-chirurgia-robotica/#respond Tue, 14 Nov 2023 11:08:50 +0000 https://www.appaltiecontratti.it/indicazioni-per-la-corretta-impostazione-delle-procedure-per-laffidamento-di-forniture-di-dispositivi-di-chirurgia-robotica/

Comunicato Presidente ANAC 13 settembre 2023

SCARICA QUI IL TESTO DEL COMUNICATO

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