Maggioli Cultura https://www.maggiolicultura.it/ Moving ART Tue, 12 Mar 2024 15:34:41 +0000 it-IT hourly 1 https://www.maggiolicultura.it/wp-content/uploads/cropped-Logo_Cultura-32x32.png Maggioli Cultura https://www.maggiolicultura.it/ 32 32 PODCAST ‘TURISMO IN POCHE PAROLE’: la valorizzazione del territorio https://www.maggiolicultura.it/podcast-turismo-in-poche-parole-la-valorizzazione-del-territorio/ Mon, 11 Mar 2024 13:57:44 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21488 Per saper soddisfare una richiesta sempre più mirata da parte dei turisti e farsi notare tra le infinite proposte, un territorio dovrà partire dalla sua valorizzazione per aumentarne l’attrattività. ASCOLTA IL PODCAST TURISMO IN POCHE PAROLE: la valorizzazione del territorio ____________________________________________________ TURISMO IN POCHE PAROLE...

L'articolo PODCAST ‘TURISMO IN POCHE PAROLE’: la valorizzazione del territorio sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Per saper soddisfare una richiesta sempre più mirata da parte dei turisti e farsi notare tra le infinite proposte, un territorio dovrà partire dalla sua valorizzazione per aumentarne l’attrattività.

ASCOLTA IL PODCAST
TURISMO IN POCHE PAROLE: la valorizzazione del territorio

____________________________________________________

TURISMO IN POCHE PAROLE – IL PODCAST DI ‘METE NON COMUNI’
a cura di Alessandro Angelone

Professionista del turismo, consulente e docente senior per corsi abilitanti della Regione Emilia Romagna. Laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Bologna, con specializzazione in nuove tecnologie applicate al turismo. Docente di tecnica e comunicazione turistica, direttore tecnico di tour operator, agente di viaggio, accompagnatore turistico, guida ambientale. Socio e amministratore di imprese turistiche dal 1993.

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO ISCRIVENDOTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER.

ISCRIVITI > CLICCA QUI

L'articolo PODCAST ‘TURISMO IN POCHE PAROLE’: la valorizzazione del territorio sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione: un binomio vincente per la comunicazione efficace https://www.maggiolicultura.it/intelligenza-artificiale-e-pubblica-amministrazione-un-binomio-vincente-per-la-comunicazione-efficace/ Mon, 11 Mar 2024 13:30:51 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21483 L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando numerosi settori, inclusa la pubblica amministrazione: il suo impiego offre opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza, la trasparenza e la comunicazione anche degli enti pubblici e privati. Nella mia carriera, ho avuto l’opportunità di lavorare anche con enti pubblici e privati,...

L'articolo Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione: un binomio vincente per la comunicazione efficace sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando numerosi settori, inclusa la pubblica amministrazione: il suo impiego offre opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza, la trasparenza e la comunicazione anche degli enti pubblici e privati.

Nella mia carriera, ho avuto l’opportunità di lavorare anche con enti pubblici e privati, sviluppando strategie di comunicazione digitale e gestendo i social media per promuovere le iniziative istituzionali. Durante questo percorso, e soprattutto nell’ultimo periodo, ho notato come l’IA stia assumendo un ruolo sempre più rilevante nella gestione delle piattaforme social e nell’ottimizzazione delle strategie di comunicazione (ovviamente se usata bene, ma di questo ne parleremo alla fine dell’articolo).

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

L’intelligenza artificiale offre molteplici vantaggi per la pubblica amministrazione, per fare qualche esempio:

  • Automazione dei compiti ripetitivi – può essere utilizzata per gestire risposte automatiche a domande frequenti sui social media, fornendo informazioni tempestive ai cittadini senza la necessità di un intervento umano diretto.
  • Analisi del sentiment – permette di monitorare il tono e l’opinione pubblica sui social media e altre piattaforme online, diventando utile per rilevare eventuali criticità, valutare l’efficacia delle politiche o dei servizi offerti e prendere decisioni informate basate sui feedback dei cittadini.
  • Elaborazione del linguaggio naturale – può essere utilizzata per automatizzare la comprensione e la redazione di testi, anche complessi, consentendo alla pubblica amministrazione di gestire grandi volumi di comunicazioni (dai post sui social, ai documenti pubblicati sui siti istituzionali) in modo più efficiente, ottimizzando i tempi e le risorse.
  • Analisi dei dati – utilizzata per analizzare grandi quantità di dati provenienti da diverse fonti, come feedback dei cittadini, informazioni demografiche o dati economici, può fornire informazioni preziose, come la scoperta di tendenze, la predizione di comportamenti o la valutazione dell’impatto di determinate scelte da parte dalla Pubblica Amministrazione.
  • Rilevamento delle frodi e dell’evasione fiscale – so che questo è sempre un tasto dolente, ma è bene ricordare che l’IA può essere utilizzata per individuare frodi ed evasione fiscale: i programmi di intelligenza artificiale possono analizzare grandi quantitativi di dati finanziari e identificare schemi o comportamenti sospetti, consentendo alle autorità fiscali e agli enti pubblici di agire tempestivamente per preservare l’integrità del sistema fiscale.
  • Strumenti di visualizzazione dei dati – è possibile creare grafici, mappe interattive o altre rappresentazioni visive dei dati, rendendo più facile la comprensione delle informazioni complesse e favorendo la trasparenza e la partecipazione dei cittadini.

Spero che questi esempi, solo alcuni tra tanti, siano stati capaci di spiegarvi quanto l’intelligenza artificiale rappresenti una risorsa preziosa per la pubblica amministrazione, specialmente nel contesto della comunicazione: l’automazione di compiti ripetitivi e l’analisi dei dati consentono agli enti di ottimizzare le proprie strategie di comunicazione, migliorando l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

È importante sottolineare che, nonostante i numerosi vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale, essa non può sostituire completamente il tocco umano!

La comunicazione efficace richiede competenze umane come l’empatia, la comprensione del contesto e la capacità di prendere decisioni basate su valori etici. L’intelligenza artificiale può essere uno strumento potente per migliorare l’efficienza e l’automazione di determinati compiti, liberando tempo ed energie per consentire al personale umano di concentrarsi su attività di valore aggiunto come l’interazione diretta con i cittadini, la risoluzione di problemi complessi e la promozione dell’inclusione sociale: insomma, è fondamentale trovare un equilibrio tra l’utilizzo dell’IA e il coinvolgimento umano, mantenendo sempre al centro il benessere e le esigenze dei cittadini che la Pubblica Amministrazione è chiamata a servire.

Articolo a cura di Giorgia Deiuri


Rimani sempre aggiornato iscrivendoti alla nostra newsletter.

ISCRIVITI > clicca qui

L'articolo Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione: un binomio vincente per la comunicazione efficace sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
FINESTRA LEGISLATIVA: Notizie dall’Europa – L’AI ACT (Artificial Intelligence ACT) https://www.maggiolicultura.it/finestra-legislativa-notizie-dalleuropa-lai-act-artificial-intelligence-act/ Mon, 11 Mar 2024 10:12:35 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21480 La finestra legislativa di Marzo non poteva non essere dedicata al Regolamento dell’Unione Europea sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) che dovrebbe andare in votazione al Parlamento Europeo tra oggi e giovedì di questa settimana, dopo quasi 3 anni di lavori serrati. Un regolamento che ha iniziato...

L'articolo FINESTRA LEGISLATIVA: Notizie dall’Europa – L’AI ACT (Artificial Intelligence ACT) sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
La finestra legislativa di Marzo non poteva non essere dedicata al Regolamento dell’Unione Europea sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) che dovrebbe andare in votazione al Parlamento Europeo tra oggi e giovedì di questa settimana, dopo quasi 3 anni di lavori serrati.

Un regolamento che ha iniziato il suo iter il 21 Aprile 2021, che ha visto una prima approvazione all’unanimità da parte del Consiglio d’Europa il 2 Febbraio scorso, una successiva approvazione il 13 Febbraio da parte della LIBE, ovvero la Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, e che entrerà in vigore con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea per essere poi applicabile 24 mesi dopo. 

Con questo regolamento l’Unione Europea fa da apripista a livello mondiale rispetto alla legislazione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, un tema che riguarda e riguarderà sempre più la vita di cittadini e imprese e che è strettamente legato a questioni etiche connesse ai diritti umani e alle libertà individuali. Una sfida che ha fatto irruzione nelle agende politiche globali di un mondo fortemente caratterizzato da crescenti trasformazioni tecnologiche che impongono la necessità di trovare un bilanciamento tra vantaggi dell’innovazione e rischi nell’utilizzo di nuove tecnologie, in questo caso dell’intelligenza artificiale, in particolare quella “generativa”, di cui il testo del regolamento fornisce la seguente definizione: “un sistema software basato su tecniche e progettato per funzionare con diversi livelli di autonomia e che può, per obiettivi espliciti o impliciti, generare output come previsioni, raccomandazioni o decisioni che influenzano ambienti fisici o virtuali con cui interagiscono”, ovvero in grado di produrre risultati autonomi non prevedibili in origine. Dunque la necessità di mantenere un equilibrio tra innovazione e regolamentazione che permetta di cogliere le numerose opportunità che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale offre in vari settori (ambiente, salute, mobilità, agricoltura, informazione, per esempio) e la garanzia di diritti fondamentali come la libertà d’espressione, la non-discriminazione e la tutela della privacy. Questo é l’approccio dichiarato dall’Unione Europea nella stesura della prima bozza e nei lavori successivi che hanno portato al testo finale.

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

L’approccio scelto è stato pertanto quello basato sul livello di rischio con l’introduzione di una classificazione che prevede quattro livelli: rischio inaccettabile, rischio alto, rischio limitato e rischio basso o minimale. Di questa classificazione ci limitiamo a riportare cosa rientra nella categoria “rischio inaccettabile”: tutti i sistemi di intelligenza artificiale che utilizzano tecniche manipolative subliminali; che sfruttano categorie fragili (per esempio persone portatrici di disabilità); che abbiano come obiettivo il “social scoring”; che abbiano come scopo l’identificazione biometrica, fatte salve alcune eccezioni relative alla necessità di riconoscimento di vittime in circostanze particolari. 

Sulla scorta di questa classificazione, inoltre, le varie tecnologie di intelligenza artificiale dovranno garantire tra le altre cose: trasparenza, facoltà del singolo di avere il controllo sui propri dati personali, libertà individuale e diritti umani.

Un’iniziativa legislativa, dunque, tanto pioneristica quanto ambiziosa da parte dell’Unione Europea che, nelle intenzioni dell’Unione stessa, sarà sottoposta a monitoraggio con verifiche periodiche affinché se ne possano valutare le ricadute ed efficacia.

Per i necessari approfondimenti vi invitiamo a leggere il dossier, elaborato dalla Commissione Europea, al seguente link > https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:e0649735-a372-11eb-9585-01aa75ed71a1.0006.02/DOC_1&format=PDF

Articolo a cura di M. M.

Rimani sempre aggiornato iscrivendoti alla nostra newsletter.

ISCRIVITI > clicca qui

L'articolo FINESTRA LEGISLATIVA: Notizie dall’Europa – L’AI ACT (Artificial Intelligence ACT) sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Musei di Fermo: un modello vincente per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale https://www.maggiolicultura.it/musei-di-fermo-un-modello-vincente-per-la-gestione-e-la-valorizzazione-del-patrimonio-culturale/ Mon, 11 Mar 2024 10:00:19 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21469 Il museo al centro e una visione unica del patrimonio culturale e del territorio come risorsa strategica. È questa la filosofia del modello vincente di gestione e valorizzazione adottato da Maggioli Cultura e Turismo, business unit del Gruppo Maggioli, per la gestione dei Musei Civici...

L'articolo Musei di Fermo: un modello vincente per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Il museo al centro e una visione unica del patrimonio culturale e del territorio come risorsa strategica. È questa la filosofia del modello vincente di gestione e valorizzazione adottato da Maggioli Cultura e Turismo, business unit del Gruppo Maggioli, per la gestione dei Musei Civici di Fermo, uno dei più importanti sistemi museali delle Marche, protagonista delle politiche di sviluppo dell’Amministrazione Comunale cittadina. Il modello parte dal concetto di “museo” come luogo non più solo da visitare, ma vero centro di produzione, in una sintesi tra eredità culturale condivisa e visione industriale. Un modello organizzativo in grado di garantire la sostenibilità sociale, economica e ambientale, uscendo dallo schema classico committente/gestore ma piuttosto rafforzando la partnership pubblico/privato. Quanto prodotto da Maggioli Cultura e Turismo è, quindi, un modello di sintesi concreta e non solo “raccontata”.

I Musei Civici di Fermo sono un patrimonio straordinario di arte, storia e cultura che si fa laboratorio di idee e di prodotti rivolti ad ogni tipologia di pubblico, per un’esperienza personalizzata e memorabile. Il circuito museale di Fermo è composto da diversi spazi culturali: Palazzo dei Priori, Cisterne Romane, Musei Scientifici di Palazzo Paccaroni, Museo Civico Archeologico, Teatro dell’Aquila, Terminal Mario Dondero e Museo Archeologico di Torre di Palme, a cui si aggiunge virtuosamente il Museo Diocesano, raccogliendo in un unico sistema gestionale l’intero patrimonio cittadino. Il nuovo claim ideato da Maggioli Cultura e Turismo che accompagna la comunicazione è “Fermo. Hai tutto il tempo”, a sottolineare il valore del tempo, bene prezioso, da vivere e godere senza fretta, nella bellezza.

Il risultato del successo di questo modello è la capacità di produrre e trasmettere contenuti culturali di qualità per ogni tipo di pubblico ed è la crescita significativa dei visitatori registrata nel 2023 (oltre 42.316, contro una media di 20.000 del periodo pre Covid), crescita distribuita nel corso di tutto l’anno,raggiungendo l’obiettivo della destagionalizzazione. Un pubblico proveniente da tutta Italia e non solo. Aumentano gli stranieri, dall’Europa (in particolare Francia, Belgio e Olanda) e da Stati Uniti e Australia. Dai questionari di customer satisfaction a disposizione dei visitatori, risulta che il 70% hanno un’età da 18 a 55 anni con un incremento significativo di giovani da 18 a 35 anni, attratti dall’offerta culturale di mostre ed eventi dedicati. Ad essere particolarmente apprezzati sono l’accessibilità e le informazioni di orientamento delle strutture museali, l’offerta culturale, l’ampiezza degli orari di apertura, la professionalità e cortesia del personale: l’87% dichiara di essere molto soddisfatto della visita.

Il lavoro portatoavanti dal modello di gestione per i Musei di Fermo, oltremodo, gratifica e valorizza le professionalità e le competenze del personale museale, che assume un ruolo di primo piano nella produzione.

Particolare attenzione è stata rivolta alla tutela e conservazione delle collezioni museali di Fermo, affidate alla restauratrice Francesca Ascenzi, con misure di monitoraggio e intervento costanti, secondo un preciso indirizzo che vede la tutela delle opere come elemento connesso alla valorizzazione.

«Per progettare nuovi modelli è necessario cambiare punto di vista – sottolinea Mauro Villa di Maggioli Cultura e Turismo -. Il patrimonio culturale è il caposaldo di ogni politica seria di valorizzazione. È deposito di memoria collettiva, eredità da frequentare e da trasmettere, certamente tutelata al meglio e rinnovata nei contenuti e nella produzione. Con una visione contemporanea Maggioli Cultura e Turismo sta sperimentando nuovi modelli di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale, soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo. Gli obiettivi devono essere sostenibili e con impatto misurabile, e devono tenere conto delle risorse economiche disponibili e degli investimenti pubblici che accompagnano i nostri. L’attenzione all’offerta museale resta basilare, in termini di contenuto e narrazione, facendo in modo che il visitatore sia un protagonista consapevole. Per questo anche il personale che lavora nel museo deve essere costantemente dentro il progetto, per poterlo supportare, integrare e migliorare. Ogni museo che voglia farsi interprete e protagonista di una nuova visione, deve diventare chiave di lettura privilegiata del territorio, strumento capace di connettere tradizione e contemporaneità, in cui si incrocino tutti i portatori di interesse pubblici e privati».

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.
RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

La proposta culturale dei Musei di Fermo nel 2023

I numeri positivi dei Musei Civici di Fermo sono stati determinati anche dall’ampiezza della proposta culturale realizzata nell’arco del 2023, in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale e conle associazioni e gli enti del territorio. Oltre 30 eventi di varia tipologia sono stati dedicati ad un pubblico differenziato, tra cui attività per bambini e famiglie, aperture straordinarie in occasione di eventi della città, spettacoli itineranti ed Escape Room all’interno delle Cisterne romane, Grand Tour Cultura, Notte Bianca dei Musei, Notte dei ricercatori, giornate dedicate ai board games e ai giochi enigmistici, trekking urbano, giornate di studio.

Tre le grandi mostre di rilievo nazionale allestite a Palazzo dei Priori: “I Pittori della realtà. Verità e illusione tra Seicento e Novecento”, con 80 opere di Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, i fratelli Antonio e Xavier Bueno, Giovanni Acci, Alfredo Serri e Giorgio de Chirico e le due attualmente in corso Spiriti selvaggi. Antonio Ligabue e l’eterna caccia” e “Giuseppe Pende. Realtà, sogno e visioneche raccontano il genio dei due artisti del Novecento (visitabili fino al 5 maggio 2024). Altrettanto importanti le attività del progetto promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura “PAC – Piano per l’Arte Contemporanea”, di cui Fermo è risultata vincitrice per due anni consecutivi. Il progetto, sempre ideato e curato da Matilde Galletti, ha promosso nel 2023 la produzione e la realizzazione dell’opera “Bell” del duo artistico Vedovamazzei e quest’anno la produzione di un’opera di Chiara Camoni, entrambe finalizzate ad avviare la collezione di arte contemporanea dei Musei Civici di Fermo.

Importante attenzione è stata rivolta al pubblico scolastico, proveniente dalle Marche e non solo. Nel 2023 sono stati accolti oltre 1000 studenti tra scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, nell’ambito delle attività didattiche progettate e dedicate: archeologia, arte e visite guidate animate tra le maggiori richieste dagli insegnanti. I Musei Civici di Fermo hanno attivato anche significative collaborazioni con gli enti del territorio. Tra i progetti portanti avanti, si cita “Next Museum” di Fondazione Marche Cultura, in cui i Musei di Fermo hanno accolto oltre 30 professionisti dei beni culturali in una giornata studio presso il nuovo Museo Archeologico di Fermo.


Al centro di ogni progetto culturale ci sono i visitatori e le loro differenti esigenze. Per questo sono stati creati contenuti dedicati di informazione, approfondimento e comunicazione: a partire dalla nuova immagine coordinata, declinata per tutti i materiali che presentano le bellezze culturali della città; il nuovo portale web www.fermomusei.it, costantemente aggiornato che ha raggiunto quota 100.000 visualizzazioni in un anno e sta diventando sempre più un riferimento per i cittadini e gli appassionati; i canali social presidiati quotidianamente(Facebook con copertura di 219.300 persone in un anno, Instagram poco più di 18.200 persone e YouTube con oltre 10.000 visualizzazioni annuali), l’apertura del canale Spotify, in cui attraverso un linguaggio semplice sono state create registrazioni brevi con una descrizione di un’opera in mostra o con approfondimenti sul periodo culturale e sugli artisti coinvolti.

Sempre per venire incontro ai visitatori, Maggioli Cultura e Turismo, in collaborazione con
l’amministrazione comunale di Fermo, ha attivato sia un biglietto unico che racchiude tutta l’offerta del circuito museale, comprese le mostre in corso, sia la Card Musei riservata ai residenti di Fermo e provincia, con ingresso illimitato per un anno e agevolazioni su bookshop e visite guidate.

Rispetto al bookshop, oltre ad un’offerta di pubblicazioni sul territorio, è stato prodotto anche merchandising dedicato per portare a casa un ricordo della visita o un omaggio per amici e familiari.

Importante il progetto “Formazione a priori“, che nel titolo gioca col nome del palazzo che ospita la Pinacoteca Civica, con moduli di formazione e aggiornamento rivolti agli operatori e ai professionisti della cultura e del turismo del territorio.

Infine, il progetto “Retroscena. I volti dei musei di Fermo”, una delle direttrici di sviluppo del progetto di comunicazione “Fermo. Hai tutto il tempo”: un progetto fotografico centrato sull’importanza del racconto delle persone che lavorano nei musei e per i musei, che producono il contenuto culturale e che li rendono mai fermi. Un progetto, “Retroscena”, che potrebbe non avere una fine, arricchendosi continuamente delle novità di volta in volta emergenti.

Musei di Fermo > www.fermomusei.it

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO ISCRIVENDOTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER.

ISCRIVITI > CLICCA QUI

L'articolo Musei di Fermo: un modello vincente per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
CIAC di Foligno: in mostra la COSTRUZIONE DELL’UNIVERSO https://www.maggiolicultura.it/ciac-di-foligno-in-mostra-la-costruzione-delluniverso/ Mon, 11 Mar 2024 08:51:17 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21461 COSTRUZIONE DELL’UNIVERSO: Artists’ Magazines and Publications after Marcel Duchamp è una ricerca ed una mostra ospitata dal 2 marzo al 5 maggio 2024 nel museo CIAC (Centro Italiano Arte Contemporanea) di Foligno, progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, selezionata e curata con archivio...

L'articolo CIAC di Foligno: in mostra la COSTRUZIONE DELL’UNIVERSO sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
COSTRUZIONE DELL’UNIVERSO: Artists’ Magazines and Publications after Marcel Duchamp è una ricerca ed una mostra ospitata dal 2 marzo al 5 maggio 2024 nel museo CIAC (Centro Italiano Arte Contemporanea) di Foligno, progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, selezionata e curata con archivio a+mbookstore.

Il display raccoglie artists’ magazines and publications di diversi artisti legati ad una intensa attività sul printed matter dagli anni ’50 all’oggi partendo dal “maestro” Marcel Duchamp. Gli artisti che si sono cimentati sulla carta stampata sono, per citarne alcuni: Joseph Beuys, John Cage, Luciano Fabro, John Giorno, Grazia Varisco, Yves Klein, Patrizia Vicinelli, Vito Acconci, M+M, Robert Smithson, Vincenzo Agnetti, Dadamaino, Gianni-Emilio Simonetti, Wolfgang Tillmans, Piero Manzoni, Dorothea Rockburne, Jannis Kounellis, Dieter Roth, Emilio Prini, Cindy Sherman, Daniel Buren, Alighiero Boetti, Suzanne Santoro, Ed Ruscha, Gino De Dominicis, Sol Lewitt, Bernd & Hilla Becher, Gruppo 63, Emory Douglas, Ettore Sottsass, Fernanda Pivano, Maurizio Cattelan, Andy Warhol, Franco Vaccari…

I titoli delle riviste “irregolari e discontinue” che hanno fondato o attraversato rimandano a mondi “originali”, territori vergini, universi plurimi, costruzioni di nuovi linguaggi: Zero, Azimuth, Archigram, Whole Earth Catalog, Alfabeta, Tam Tam, Big Sky, Pianeta Fresco, Antipiugiù, Phantomas, Geiger, Malebolge, Avalanche, Vision, Transition…

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.
RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

La mostra: stampati molto rari, a-periodici e straordinari

“Non è con i razzi, gli Sputnik e i missili che l’uomo moderno riuscirà a conquistare lo spazio…  È con la forza terribile ma pacifica della sensibilità che l’uomo abiterà lo spazio. Questo perché la sensibilità dell’uomo può realizzare qualsiasi cosa nella realtà immateriale. È il nostro potere di azione extradimensionale”. (Y. Klein)

“Se leggerete abbastanza a lungo questa rivista, troverete presto una circolarità che si espande in una mappa priva di destinazioni, ma con masse terrestri stampate… La sua rilegatura è un asse e le sue copertine sono emisferi di carta e tu, come Gulliver e Ulisse, sarai trasportato in un mondo di trappole e meraviglie. L’asse si divide in un abisso tra le tue mani, così inizi il tuo viaggio perdendoti immediatamente”. (R. Smithson)

La mostra affronta un importante ed inedito settore della produzione artistica internazionale: il giornale ed il magazine come medium d’artista. Si tratta di stampati molto rari, a-periodici e straordinari, pubblicazioni cartacee “sensibili” in cui l’artista disegna, progetta la copertina, la pagina interna, la sequenza di immagini interna o ne concepisce la forma totale, come opera unica seppur ripetibile. La pubblicazione a volte diventa un contenitore aperto e collettivo capace di alternare più artisti nello stesso impaginato o in numeri diversi.

Il titolo della mostra Costruzione dell’Universo rimarca il ruolo importante e sorgivo della stagione delle avanguardie artistiche di inizio secolo (citando il Manifesto “Ricostruzione futurista dell’Universo”).  Negli anni ’50 (inizio periodo di ricerca di questa mostra) questa attitudine utopica rimane viva e l’artista, liberandosi dal peso esistenziale dei conflitti mondiali, immagina una società “nuova” in costruzione, senza relitti e detriti, fatta di architetture viaggianti e spazi liberati, nuovi linguaggi, con un anelito per il vuoto, uno slancio verso la luce e il cosmo. Questo gesto esemplare e rivoluzionario ha bisogno di una letteratura istantanea, di una presa “reale” artistica che si esprime in pubblicazioni speciali e alternative al “quotidiano”. I risultati di questa tensione artistica producono pagine notturne, flash e bagliori di luce, composizioni enigmatiche o stralunanti, costellazioni poetiche in pagina e, quando subentra la dimensione del colore, impaginati psichedelici e di nuove gamme cromatiche; questi mezzi stampa propongono contenuti sperimentali e radicali, di un nuovo “surrealismo, moltiplicatore delle realtà infrasottili”.

Il percorso parte infatti dalle riviste “fuori data” View e Transition con due bellissimi progetti di copertina dell’artista-editor Marcel Duchamp, a testimoniare questa transizione e trasmissione tra movimenti e generazioni, per poi dipanarsi su una lunga traiettoria di 70 anni (1950-2020) con oltre 200 riviste d’artista.


Riviste in mostra

Actuel, Alfabeta, Amodulo, Ana etcetera, Art Review, Antipiugiù, Archigram, Archivo, Artfan, Artforum, Arti Visive, Art Rite, Art&Project bullettin, Aspen magazine, AUT.TRIB.17139, Avalanche, Avantgarde, Azimuth, Big Sky, Bit, Black Panther, Bollettino Beat, Brera Flash, Charley, Cobra, Continuazione A-Z, Continuous project, Control Magazine, Corrections and Clarifications, Data, Decoder, Defile, Dimanche, Dot Dot Dot, Ex, E il Topo, Evergreen, File, Flash Art, Forma, French Schmuck, Geiger, Grasso, Imprinting, Hardcore Architecture, Kaleidoscope, Ken, Kunst Zeitung, Inpiù, Interfunktionen, Inter-view, La città di Riga, Le streghe, Liberation, Lineastruttura, Linea Sud, Linea di Condotta, Lotta Poetica, Malebolge, Marcatrè, Made in, Magazzini Criminali, Mec, Mela, Metro, Metropoli, Newstar, Numero 4, Old News, Ominibus, San Francisco Oracle, Pantere bianche, Parkett, Permanent Food, PIM Public Illumination Magazine, Prospect, Provo, Provoke, Phantomas, Pianeta Fresco, Point d’Ironie, Purple Prose, Re Nudo, Quindici, Search & Destroy, Search for tomorrow, Senzamargine, Sette Aprile, Studio International, Situationist Times, Situazionismo, SMS Shit Must Stop, Suddeutsche Zeitung, Tam Tam, Technè, The Red Specter, Tool, Torazine, Transition, TriQuarterly, Typographica, The Happy hypocrite, The Magazine, The red specter, Ubu, Up, Uppercase, Vague, Verve, VH101, View, Vision, Zero, Zine press, Zut nella rivoluzione, X Motion Picture, Whole Earth Catalog, 80*81.

Orari di apertura: dal giovedì alla domenica 10.30-13 / 15.30-18

Contatti: tel. 366.6635287; e-mail: info@ciacfoligno.it

Info: www.ciacfoligno.it

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO ISCRIVENDOTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER.

ISCRIVITI > CLICCA QUI

L'articolo CIAC di Foligno: in mostra la COSTRUZIONE DELL’UNIVERSO sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
La gestione della sicurezza nelle manifestazioni ed eventi: modello di indicazioni operative https://www.maggiolicultura.it/la-gestione-della-sicurezza-nelle-manifestazioni-ed-eventi-modello-di-indicazioni-operative/ Mon, 11 Mar 2024 08:41:55 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21455 Gli eventi e le manifestazioni culturali o turistiche che (possono) coinvolgono una moltitudine di persone, volano di iniziative negli ambiti più diversi della PA, esigono la cura delle misure di sicurezza finalizzate ad assicurare da una parte, il rispetto della disciplina di riferimento, dall’altra parte...

L'articolo La gestione della sicurezza nelle manifestazioni ed eventi: modello di indicazioni operative sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Gli eventi e le manifestazioni culturali o turistiche che (possono) coinvolgono una moltitudine di persone, volano di iniziative negli ambiti più diversi della PA, esigono la cura delle misure di sicurezza finalizzate ad assicurare da una parte, il rispetto della disciplina di riferimento, dall’altra parte e (in via prioritaria), ad evitare ogni genere di pericolo nei luoghi di presenza (dei partecipanti), alle strutture, ai beni pubblici (e a tutti i profili di interesse nella loro complessità organizzativa). Questi ultimi aspetti riguardano la c.d. agibilità delle manifestazioni (ex art. 80 del RD 18 giugno 1931, n. 773, Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, TULPS, nonché il relativo Regolamento di esecuzione, RD 6 maggio 1940, n. 635), specie dopo i fatti avvenuti a Torino nel 2017 (dove sono avvenuti centinaia di feriti e un morto, a seguito di un falso allarme e un’incontrollata reazione a catena della “massa” dei presenti), rendendo necessario affrontare due aspetti preponderanti degli eventi (le c.d. vulnerabilità), quei passaggi valutativi ed organizzativi la cui mancanza può comportare inderogabilmente l’impossibilità di svolgere la manifestazione


Si mettono qui a disposizione informazioni utili per la PA sul tema trattato con schemi di avviso pubblico.

SCARICA IL DOCUMENTO > CLICCA QUI

___________________________

IN PRATICA: MODULISTICA PRONTA ALL’USO

Rubrica a cura di Maurizio Lucca.
Segretario Generale di Enti locali, autore di pubblicazioni e docente in corsi di formazione.  

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO ISCRIVENDOTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER.

ISCRIVITI > CLICCA QUI

L'articolo La gestione della sicurezza nelle manifestazioni ed eventi: modello di indicazioni operative sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
INTERVISTE FUORI DAL COMUNE: Luigi Gallo, Direttore Galleria Nazionale delle Marche e Direzione Regionale Musei delle Marche https://www.maggiolicultura.it/interviste-fuori-dal-comune-luigi-gallo-direttore-galleria-nazionale-delle-marche-e-della-direzione-regionale-musei-delle-marche/ Sun, 10 Mar 2024 09:17:56 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21446 Dal novembre 2020 lo storico dell’arte Luigi Gallo è Direttore della Galleria Nazionale delle Marche e della Direzione Regionale Musei Marche – MiBACT (Rocche di Gradara e di Senigallia, Museo Archeologico Nazionale delle Marche, Musei Archeologici Statali di Ascoli Piceno, Arcevia, Cingoli e Urbisaglia, Antiquarium...

L'articolo INTERVISTE FUORI DAL COMUNE: Luigi Gallo, Direttore Galleria Nazionale delle Marche e Direzione Regionale Musei delle Marche sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Dal novembre 2020 lo storico dell’arte Luigi Gallo è Direttore della Galleria Nazionale delle Marche e della Direzione Regionale Musei Marche – MiBACT (Rocche di Gradara e di Senigallia, Museo Archeologico Nazionale delle Marche, Musei Archeologici Statali di Ascoli Piceno, Arcevia, Cingoli e Urbisaglia, Antiquarium di Numana, Museo Statale Tattile Omero).

La Galleria Nazionale delle Marche è custodita nel prestigioso Palazzo Ducale di Urbino, culla del Rinascimento. Direttore Gallo, quali sono le peculiarità di uno dei più autorevoli musei nazionali italiani?

Una peculiarità rilevante è certamente la convivenza tra un edificio straordinariamente importante per la storia dell’architettura del Rinascimento, in cui si cristallizzano le ricerche stilistiche di questo periodo, e una collezione artistica composta da opere che provengono per lo più dal territorio, raccolte dopo l’Unità d’Italia durante i grandi cambiamenti e la demanizzazione del patrimonio ecclesiastico delle chiese locali. C’è quindi un rapporto molto stretto tra il Palazzo Ducale e una raccolta che racconta in maniera puntuale e sistematica l’arte nella regione Marche.

La Galleria Nazionale delle Marche ha anche un nomeossimorico, è al contempo nazionale e territoriale: racconta appunto la formazione e la diffusione di un linguaggio artistico che è anche identitario della regione. Il Palazzo Ducale è certamente uno degli edifici rinascimentali più famosi al mondo e il luogo principale di visita per chi viene ad Urbino. Basti pensare quanto il suo aspetto abbia influenzato l’architettura dell’Ottocento e perfino nei film di Walt Disney ritroviamo questo modello di Palazzo. Al suo interno sono conservate alcune testimonianze iconiche dell’arte rinascimentale, come le opere di Piero della Francesca e il quadro “Città Ideale” che rappresenta in modo quasi universale il concetto di Rinascimento. Questo dipinto, insieme al Palazzo, cristallizza i valori etici, culturali, politici e artistici del Rinascimento, che è un momento storico fondamentale per l’identità e la nascita del concetto stesso di modernità.

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.


RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

La Galleria e il Palazzo Ducale sono stati interessati di recente da grandi lavori strutturali e dal riallestimento della collezione permanente. Qual è stato l’obiettivo e il risultato?

Abbiamo fatto degli interventi importanti, tanti ne stiamo facendo e tanti ne faremo ancora. Abbiamo lavorato al secondo piano di Palazzo Ducale: sono state aperte tutte le sale ed aumentato quindi notevolmente il percorso di visita, ospitando oltre 100 opere prima non esposte, che vanno da Federico Barocci fino al Settecento, un momento importante per la storia di Urbino. È stato il secolo che diede il potere a papa Clemente XI, originario di Urbino e che alla città regalò un Rinascimento settecentesco di cui parliamo in queste sale. Negli interventi è stato inoltre recuperato il torricino sud, oggi quindi sempre aperto al pubblico, da cui si accede facilmente alla Loggia del Gallo, anch’essa mai aperta in passato, per poi tornare agilmente nel Salone d’onore.

I lavori strutturali del Palazzo non sono però terminati e stanno proseguendo grazie ai fondi del PNRR e altri finanziamenti del Ministero della Cultura, con i quali stiamo riorganizzando il piano nobile, forse gli spazi più noti del Palazzo, tra cui l’appartamento detto “della Iole” nella parte più antica della dimora dei Montefeltro. È una ristrutturazione totale, dagli impianti elettrici e illuminotecnici alla sicurezza alla pavimentazione. Per le opere è previsto anche un nuovo percorso e una nuova esposizione. L’intervento durerà almeno due anni, ma già dal 28 marzo 2024 si potrà vedere completato il primo stralcio di lavori.

L’obiettivo è rendere sempre più interessante la visita al Palazzo Ducale, ma anche offrire delle novità alla ricerca – e ne sono emerse davvero tante – perché questo edificio è una fonte inesauribile di informazioni sia sull’architettura del Quattrocento sia sulla vita quotidiana di una delle corti italiane più raffinate di quell’epoca. Per esempio, tra le ultime scoperte, è emerso che l’appartamento di Federico da Montefeltro aveva un pozzo privato che saliva di due piani, quindi direttamente da queste stanze era possibile arrivare ad una corrente sorgiva e raccogliere l’acqua che immediatamente veniva portata nell’appartamento del duca. Si comprende quindi che, al di là delle scelte formali e della ricchezza dell’apparato scultoreo, nella sua costruzione il Palazzo è stato la rappresentazione più alta delle tecnologie e delle innovazioni tecniche del Quattrocento, avendo al suo interno l’acqua corrente e il primo bagno realmente esistente. Era il modello principale di dimora principesca e di quella dimora-stato che poi avrà grande successo nei secoli successivi. Non a caso Baldassarre Castiglione, all’inizio del Cinquecento, lo definisce “il più bello d’Italia”: questi lavori ci hanno dimostrato ancora di più che non lo era solo esteticamente, ma anche per la presenza di una serie di comfort che nessun’altra residenza italiana possedeva. Questa straordinaria ricchezza progettuale fa del Palazzo un’eredità alla quale è necessario prestare particolare attenzione.

Urbino, insieme a Pesaro, sarà Capitale italiana della Cultura 2024, secondo il progetto che vede ogni comune della Provincia diventare capitale per una settimana. Urbino lo sarà a dicembre. C’è già una programmazione per la Galleria?

Abbiamo in progetto molti eventi per questo anno. Come Galleria Nazionale delle Marche stiamo preparando una grande mostra che aprirà al pubblico già a fine giugno, dedicata all’artista Federico Barocci, il grande pittore di Urbino ed erede della tradizione di Raffaello, colui che idealmente porta Raffaello davanti a Caravaggio. Un pittore che vive e si forma ad Urbino, all’interno del Palazzo stesso. Porteremo in mostra oltre 80 opere provenienti da tutto il mondo, da Madrid a New York, da Londra ai Musei Vaticani a vari musei italiani, come gli Uffizi e la Galleria Borghese, fino alle chiese e cattedrali di Roma, Perugia, Senigallia. Gran parte delle sue opere torneranno per la prima volta nella nativa Urbino, per raccontare proprio la parabola umana ed artistica di questo grande figlio di Urbino.

Per la settimana di dicembre, in cui Urbino sarà “capitale italiana della cultura”, avremo l’apertura di un altro stralcio dei lavori realizzati con i fondi del PNRR, offrendo così spazi rinnovati nella visita del Palazzo. Il prossimo anno e mezzo sarà un periodo di continui eventi che vanno di pari passo con le celebrazioni di Pesaro capitale della cultura, ma ci tengo a precisare che sono eventi pensati e realizzati per rimanere come apertura verso il futuro. In generale, in questi anni, abbiamo lavorato con questi obiettivi.

Quali mostre o progetti sono attualmente in corso alla Galleria Nazionale delle Marche?

A Palazzo Ducale attualmente è visitabile la mostra “L’altra collezione. Storie e opere dai depositi della Galleria Nazionale delle Marche”, dedicata alla parte di patrimonio meno nota di Palazzo Ducale. Fino al prossimo 5 maggio la mostra propone al pubblico la selezione di 60 opere che in qualche caso si riveleranno delle vere e proprie epifanie d’arte. Si tratta anche di una sfida museografica. I depositi di tutti i musei italiani sono il cuore delle nostre raccolte, ci fanno capire molto non solo del museo stesso, ma anche della storia dei musei italiani e in particolare delle gallerie nazionali. Queste nascono, nel momento in cui l’Italia è unita, come luoghi dove raccogliere le opere d’arte provenienti dal territorio, proprio per creare quel linguaggio nazionale che è il fine primo e ultimo dell’invenzione di un’identità nazionale e che si fa anche attraverso la storia dell’arte.

Ha un obiettivo che le piacerebbe realizzare nel suo incarico di direzione?

Innanzitutto mi piace ricordare che Palazzo Ducale ha avuto tra i suoi direttori alcuni fra i più grandi storici dell’arte italiani. La Galleria Nazionale delle Marche è stata inaugurata nel 1913 da Lionello Venturi proprio nel giorno delle celebrazioni del terzo centenario dalla morte di Federico Barocci, e diretta in seguito da personalità come Luigi Serra e Pasquale Rotondi, grande interprete del salvataggio delle opere d’arte negli anni drammatici della Seconda Guerra Mondiale. Io porto timidamente questo testimone, perché chi guida Palazzo Ducale si deve confrontare non solo con l’edificio in sé e una collezione di grandi capolavori, ma anche con questa memoria della nostra professione di storici dell’arte e la deve portare avanti con onestà. Non è un ruolo semplice, ma assolutamente affascinante. Ho la fortuna di lavorare con uno staff di persone che stimo, le nostre giornate, pur lunghe e complesse, sono anche giornate in cui impariamo tutti qualcosa. Il rapporto con i direttori che mi hanno preceduto, anche idealmente, è un rapporto positivo; sento molto la loro presenza nel mio ufficio, c’è un’eredità di saperi ma anche di tipo morale.

Nel mio incarico desidero lasciare il più possibile intatto questo patrimonio ricchissimo, ma fragile, che compone la nostra identità. Vorrei che si capisse, sia ad Urbino che fuori, quanto il ruolo di un’istituzione nazionale permetta di raccontare l’eredità culturale del nostro patrimonio e quindi quanto Palazzo Ducale, così radicato nelle maglie strette di Urbino, rappresenti anche l’occasione affinché la città sia e continui ad essere un interprete principale del dialogo nazionale ed internazionale.

Direttore Luigi Gallo, può dare il suo consiglio a chi legge su una peculiarità o un’opera che non deve sfuggire a chi visita la Galleria Nazionale delle Marche?

Personalmente amo tutte le opere della Galleria Nazionale delle Marche, sono ormai entrate nel mio dna. Se devo scegliere, ne consiglio due in particolare. La “Madonna di San Giovanni” di Federico Barocci, un quadro di dimensioni contenute eseguito quasi come un omaggio personale alla Madonna e come un ringraziamento per averlo salvato dall’ipotetico avvelenamento al quale sarebbe stato sottoposto dagli invidiosi pittori di Roma. E che lo convinse a tornare ad Urbino e non spostarsi più. In questo quadro si percepisce in maniera chiara e delicata il suo rapporto intimo con la sua città e la natura viva e meravigliosa del Montefeltro, che entra prepotentemente all’interno della narrazione pittorica.

E poi un’opera alla quale sono personalmente molto legato. Ogni volta che giro per le sale della Galleria mi fermo ad osservare la “Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca. Quando ero bambino mio padre, che era un pittore, aveva nel suo studio l’immagine di questo quadro e mi parlava sempre dell’arte di Piero, della grazia, dei volumi e della luce. Ogni volta che osservo la “Madonna di Senigallia” il pensiero si commuove e il ricordo va a mio padre che ora non c’è più. Penso che l’arte racconti tante cose diverse e per ognuno di noi significhi qualcosa.

Intervista a cura di Sara Stangoni


RIMANI SEMPRE AGGIORNATO ISCRIVENDOTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER.

ISCRIVITI > CLICCA QUI


L'articolo INTERVISTE FUORI DAL COMUNE: Luigi Gallo, Direttore Galleria Nazionale delle Marche e Direzione Regionale Musei delle Marche sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
“Salute Viaggiatore”: la mappa interattiva del GAL Valli Marecchia e Conca https://www.maggiolicultura.it/salute-viaggiatore-la-mappa-interattiva-del-gal-valli-marecchia-e-conca/ Sun, 10 Mar 2024 09:07:04 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21437 Le Valli Marecchia e Conca sono le terre che riparano dai venti la Riviera Romagnola, un insieme di piccoli borghi adagiati sulle sommità, con castelli e torri che si fronteggiano da un lato all’altro delle vallate dei fiumi Marecchia e Conca, tra campi e vigneti. “Salute viaggiatore”...

L'articolo “Salute Viaggiatore”: la mappa interattiva del GAL Valli Marecchia e Conca sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Le Valli Marecchia e Conca sono le terre che riparano dai venti la Riviera Romagnola, un insieme di piccoli borghi adagiati sulle sommità, con castelli e torri che si fronteggiano da un lato all’altro delle vallate dei fiumi Marecchia e Conca, tra campi e vigneti.

“Salute viaggiatore” è il brand che unisce le due Valli, all’interno di una serie di progetti dedicati alla valorizzazione e alla promozione del loro territorio, così stupefacente, contiguo e complementare. Questo progetto del GAL Valli Marecchia e Conca racconta i paesaggi, la storia, la natura, la cultura e il gusto di quel tratto di Appennino da cui si può sentire il profumo del mare. Un’app interattiva, realizzata da Maggioli Cultura e Turismo, une svela le peculiarità, le eccellenze e le attività praticabili e guida nella visita del territorio.

Video, immagini e informazioni permettono di entrare in sintonia con le sue atmosfere, le sue tradizioni e le sue genti.

Esplora “Salute Viaggiatore” > https://maps.saluteviaggiatore.it


Quattro trailer descrittivi sono dedicati alle tematiche dell’app:

natura > https://maps.saluteviaggiatore.it/Upload/natura.mp4

storia > https://maps.saluteviaggiatore.it/Upload/storia1.mp4

cultura > https://maps.saluteviaggiatore.it/Upload/cultura.mp4

enogastronomia > https://maps.saluteviaggiatore.it/Upload/enogastronomia.mp4

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.
RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

Terre aspre e gentili, dove gli elementi del paesaggio hanno infinite facce; dove il mare compare all’orizzonte, semplicemente girando l’angolo; dove i paesi si sono appoggiati alle alture, a custodire tesori e dove – tra i boschi – sono ancora visibili resti di torri e castelli, talvolta dimenticati ma facili da trovare nei nomi dei luoghi.

Nomi che ricordano il via vai di popoli, in cerca di terre da vivere: Umbri, Etruschi, Galli, Romani, Bizantini, Longobardi. Popoli che hanno lasciato spazio alle grandi famiglie: Malatesta, Montefeltro, Medici. Terre di natura incontaminata e di linee dolci che producono grani, olio, vino, formaggio, castagne, tartufi.

Terre di silenzi e di poesie, come quelle di chi è passato o di chi si è fermato: Dante, San Francesco, Ezra Pound, Tonino Guerra. 

Terre di teatri, festival, sagre ed eventi che animano il territorio tutto l’anno.

Valmarecchia: la valle tracciata dall’omonimo fiume

È percorsa dalla via Marecchiese e appartiene per la maggior parte del suo territorio all’Emilia-Romagna. Origina nel comune di Badia Tedalda in Toscana, lambisce l’estremo nord delle Marche. Nel bacino del Marecchia ricade anche parte del territorio della Repubblica di San Marino. La Valmarecchia si differenzia considerevolmente rispetto alle valli più a nord, tanto che il corso del suo fiume è utilizzato convenzionalmente come confine tra l’Italia settentrionale e quella centro-meridionale.

La conformazione geologica, collegata alla storia sanguinante medioevale che ha caratterizzato questo territorio, fa sì che i principali nuclei abitati si siano sviluppati sugli stimoli rocciosi che sono sospesi sul fondo della valle, ad eccezione di Novafeltria che si trova nella valle.

I comuni della Valmarecchia sono:

  • Casteldelci
  • Maiolo
  • Novafeltria
  • Pennabilli
  • Poggio Torriana
  • San Leo
  • Sant’Agata Feltria
  • Santarcangelo
  • Talamello
  • Verucchio


Valconca: un territorio dalle emozioni irripetibili

La Valconca è un’area geografica definita dal fiume Conca che si estende sul territorio delle province di Rimini in Emilia-Romagna e di Pesaro e Urbino nelle Marche. Il territorio si caratterizza per essere disseminato di colline digradanti verso la vasta pianura e mai aspre anche nel loro avvicinarsi alla catena appenninica. 

Il mare Adriatico è sempre presente all’orizzonte. Lungo le dorsali delle colline si sono formati innumerevoli paesi che talvolta raggiungono la cima di promontori.

Dal punto di vista storico si caratterizza di rocche e borghi fortificati dal ricco passato.

I comuni della Valconca sono:

  • Coriano
  • Gemmano
  • Mondaino
  • Montefiore
  • Montescudo – Montecolombo
  • Montegridolfo
  • Morciano di Romagna
  • Saludecio
  • San Clemente
  • San Giovanni in Marignano

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO ISCRIVENDOTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER.

ISCRIVITI > CLICCA QUI

L'articolo “Salute Viaggiatore”: la mappa interattiva del GAL Valli Marecchia e Conca sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Scegliere o cambiare una destinazione turistica: come si può gestire la crisi da pulsione emotiva? https://www.maggiolicultura.it/scegliere-o-cambiare-una-destinazione-turistica-come-si-puo-gestire-la-crisi-da-pulsione-emotiva/ Sun, 10 Mar 2024 08:51:36 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21435 Venti di guerra, epidemie, calamità naturali, fatti politici rilevanti, attentati. Tutti questi e tanti altri paurosi fatti di cronaca sono all’ordine del giorno. I giornali per fare notizia azzardano titoli a volte fuorvianti che incidono sulla vendita degli stessi (più sulle letture online ormai), traendo...

L'articolo Scegliere o cambiare una destinazione turistica: come si può gestire la crisi da pulsione emotiva? sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>

Venti di guerra, epidemie, calamità naturali, fatti politici rilevanti, attentati. Tutti questi e tanti altri paurosi fatti di cronaca sono all’ordine del giorno. I giornali per fare notizia azzardano titoli a volte fuorvianti che incidono sulla vendita degli stessi (più sulle letture online ormai), traendo in inganno i lettori più superficiali (tutti noi visto che l’attenzione media nella lettura di un testo cala già dopo 9 secondi). Quei lettori sono anche potenziali viaggiatori che si trovano, sempre più spesso soprattutto relativamente a destinazioni dove accade qualcosa di tragico, nella fase di ispirazione per la scelta della prossima destinazione di un weekend o di un periodo di nomadismo digitale. In quella fase, vista l’ampiezza dell’offerta e la concorrenza agguerrita, due righe di titolo di giornale (ma anche meno, basta un post sui social media o una recensione molto negativa) fanno scartare la destinazione senza possibilità di appello. Con buona pace di tutti gli investimenti in promozione e marketing, basta una pioggia più abbondante che iniziano a fioccare le disdette. Certamente questo approccio puramente emotivo all’acquisto di servizi turistici ha origini molto varie: dalle OTA che spingono sul far accettare alle strutture ricettive aggressive politiche di cancellazione gratuita fino a pochi minuti prima del check-in fino alle attività promozionali totalmente legate all’emotività (copiandosi a vicenda con le case automobilistiche tanto che non è più chiaro se si propone un raid in 4×4 nel deserto o il nuovo modello di SUV urbano).

La pulsione emotiva come strumento di promozione di un viaggio rende l’industria turistica molto fragile di fronte agli eventi cui accennavo all’inizio di questa riflessione. Piove? Cancello, che ci vado a fare. Fa molto caldo? Cancello, mica vado a buttarmi in quel forno. Un cameriere ha starnutito? Questo è l’inizio di una pandemia, meglio evitare. Io stesso ammetto di aver cambiato spesso i miei piani per motivazioni rivelatesi, ex-post, ininfluenti. Ho evitato di andare in Francia una volta perché era il giorno delle votazioni per le presidenziali in quanto temevo una nuova rivoluzione (con tanto di presa della Bastiglia, si intende!), un’altra volta perché temevo che i gilet gialli (ora vanno più di moda gli agricoltori col trattore) mi bloccassero in strada. Lo scorso anno, se ricordate, il ministro della salute tedesco Karl Lauterbach ha pronosticato la fine dei viaggi in Italia per il troppo caldo invitando i suoi concittadini, senza dirlo, ad andare in Grecia, in Spagna o in Croazia tra l’altro tutti territori alle stesse latitudini dell’Italia e dove il caldo torrido è ben frequente (sperimentati di persona 42 gradi a Siviglia il 23 aprile e 48 gradi a Lefkada a fine giugno).

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

Ebbene, di fronte a tutto questo cosa può fare un avveduto amministratore della destinazione? Elenco qui di seguito una serie di considerazioni che possono essere d’aiuto. La prima è che se abbiamo piani di rischio ambientale quali quelli per la gestione dei fiumi (idrogeologico), piani di rischio sanitario come quello messo in atto durante il Covid-19, perché non dovremmo avere un piano di rischio per la gestione delle emergenze che potrebbero coinvolgere i turisti? Un esempio concreto sono i piani per la gestione degli eventi cui partecipano molte persone che possono costituire un pericolo durante l’evento ma che hanno bisogno di spostarsi, mangiare e dormire sul territorio. Il solito problema che non si trova parcheggio alla sagra di paese… ma più in grande! Una seconda considerazione è relativa alla collaborazione tra pubblico e privato nello scambio di informazioni chiare e tempestive a tutela degli ospiti ma anche degli ospitanti (cioè dei residenti). Un esempio concreto è l’addetto alla reception che ti comunica di rimanere in hotel per l’arrivo di un ciclone tropicale o la guida turistica in un Paese a rischio sicurezza che cambia il programma di visita per evitare un assembramento. Una comunicazione chiara e trasparente alle persone chiave (guida, autista, receptionist) rende la gestione dell’emergenza più semplice e riduce le crisi d’ansia del turista che si sente in balìa degli eventi, lontano da casa e senza certezze. Questo senso di frustrazione, se ben gestito, è il migliore degli strumenti di marketing perché quando si racconta di un viaggio agli amici, oltre agli episodi più divertenti, sono le disavventure a tenere banco e le peripezie vissute per uscirne. Questi passaggi rendono un amico, che si è fatto un weekend, un eroe cavalleresco che ha affrontato mille avventure e queste storie, dopo anni, sono le uniche che vengono raccontate. Il fratello di un’amica di lunga data è tornato da Phi Phi Island con le sole mutande addosso per via dello tsunami del 2004. Pur nel caos più totale per l’immane tragedia il popolo thailandese lo ha sceso dall’albero cui è rimasto aggrappato per ore, vestito, sfamato ed aiutato a tornare a casa sua in Sardegna. Se intervistassimo un aereo intero di turisti diretti a Phuket od a Koh Samui (in base alla stagione) ben pochi si ricordano di quel 26 dicembre. L’accoglienza dei thailandesi, unita ad una unitaria strategia di comunicazione, ha fatto tornare i turisti molto prima di quanto sarebbe successo altrove.

____________________________________________________

MARKETING TERRITORIALE
Rubrica a cura di Marco Cocciarini

Laureato in Economia del Turismo, è consulente di sviluppo innovativo strategico e tecnologico per il destination management turistico in particolare su progetti di cooperazione internazionale e locale. È stato business developer di alcune delle più celebri startup italiane in ambito turistico ed è attualmente responsabile territoriale della loro associazione nazionale.

Rimani sempre aggiornato iscrivendoti alla nostra newsletter.

ISCRIVITI > clicca qui

L'articolo Scegliere o cambiare una destinazione turistica: come si può gestire la crisi da pulsione emotiva? sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Comunicare in modo sostenibile: occhio a non commettere questi errori https://www.maggiolicultura.it/comunicare-in-modo-sostenibile-occhio-a-non-commettere-questi-errori/ Tue, 13 Feb 2024 09:28:22 +0000 https://www.maggiolicultura.it/?p=21432 Nel contesto attuale, sia dentro che fuori i confini del mondo virtuale, la sostenibilità è diventata un tema di grande rilevanza per molte organizzazioni, comuni e territori. Tuttavia, affrontare in modo efficace le sfide legate alla comunicazione delle iniziative sostenibili e coinvolgere attivamente la comunità...

L'articolo Comunicare in modo sostenibile: occhio a non commettere questi errori sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>
Nel contesto attuale, sia dentro che fuori i confini del mondo virtuale, la sostenibilità è diventata un tema di grande rilevanza per molte organizzazioni, comuni e territori. Tuttavia, affrontare in modo efficace le sfide legate alla comunicazione delle iniziative sostenibili e coinvolgere attivamente la comunità può risultare complesso.

Ma cos’è esattamente la comunicazione sostenibile e perché è importante?

Quando parliamo di comunicazione sostenibile, intendiamo un approccio strategico alla divulgazione di informazioni e alla promozione di messaggi che tengono conto dell’impatto ambientale, sociale ed economico delle proprie azioni. Si tratta di comunicare in modo trasparente, responsabile e consapevole, cercando di ridurre al minimo l’impatto negativo sull’ambiente e sulla società.

Spesso, durante le consulenze o gli affiancamenti, ho notato che sebbene enti e comuni siano entusiasti di fare la differenza e di adottare pratiche più eco-compatibili e socialmente responsabili, rimangono inclini a commettere una serie di errori che possono rallentare il progresso (o pregiudicare il successo dell’intera strategia comunicativa).

Ecco perché oggi voglio condividere con voi alcuni di questi sbagli, offrendo suggerimenti pratici su come evitarli.

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.

RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

  1. È sempre bene evitare il greenwashing – Questo fenomeno si verifica quando si promuovono iniziative o prodotti come sostenibili o ecologici senza avere una base solida o con informazioni fuorvianti. Ciò accade attraverso l’uso di termini e slogan che suggeriscono sostenibilità senza un sostegno concreto o attraverso pratiche che, sebbene possano sembrare eco-friendly superficialmente, non rispondono a standard ambientali o non affrontano le vere questioni alla radice.

Suggerimento – Per evitare il greenwashing e costruire una comunicazione autentica, si può: essere trasparenti sui progressi e sui limiti delle iniziative sostenibili; garantire che tutte le dichiarazioni di sostenibilità siano supportate da dati e risultati concreti; utilizzare certificazioni e standard riconosciuti a livello internazionale per assicurare la credibilità delle dichiarazioni di sostenibilità.

  • Non coinvolgere la comunità locale – Uno dei principali errori è quello di non coinvolgere attivamente la comunità nelle iniziative e nella pianificazione dei messaggi. Questo può portare a una mancanza di comprensione e accettazione da parte delle persone, riducendo l’efficacia delle azioni.

Suggerimento – Per garantire un coinvolgimento efficace, è possibile: chiedere il parere dei membri locali fin dalle fasi iniziali del processo decisionale riguardante le iniziative; utilizzare sondaggi online, questionari e consultazioni pubbliche per raccogliere feedback e opinioni; creare gruppi di lavoro o partenariati; comunicare in modo trasparente su come vengono utilizzati i feedback raccolti e su come vengono prese le decisioni riguardanti le iniziative.

  • Mancanza di coerenza tra azioni e parole – Questa scelta può minare la credibilità e l’affidabilità di chi comunica, causando sfiducia e disinteresse da parte della comunità. E non c’è nulla di peggio del non essere creduti, fidatevi!

Suggerimento – Per evitare di innescare questo meccanismo, è essenziale: effettuare una valutazione interna delle pratiche e delle politiche in atto, identificando le aree di forza e le aree di miglioramento; essere trasparenti sui progressi e sui risultati conseguiti verso gli obiettivi di sostenibilità; comunicare apertamente sia i successi che le sfide incontrate nel percorso, evidenziando le azioni concrete intraprese per affrontarle; impegnarsi per un miglioramento continuo delle pratiche sostenibili, rispondendo in modo proattivo ai feedback e alle sfide ambientali ed economiche emergenti.

  • Mancanza di misurabilità e tracciabilità – Senza una valutazione accurata dell’efficacia delle attività, diventa difficile comprendere per gli altri se gli sforzi stanno producendo i risultati desiderati e dove possono essere necessari miglioramenti.

Suggerimento – Cosa fare, allora? Identificare gli indicatori chiave di performance (KPI) specifici e misurabili per valutare l’efficacia delle attività di comunicazione (in realtà bisognerebbe farlo sempre, anche per attività che esulano la comunicazione in senso stretto); monitorare costantemente i progressi e analizzare i risultati per valutare l’efficacia delle attività e identificare aree di forza e di miglioramento; in ultimo, fornire rendicontazioni trasparenti così da mantenere un dialogo aperto e costruttivo con stakeholders e membri della comunità.

L’ultimo consiglio, e credo il più importante di tutti, che sento di dovervi dare oggi è questo: siate costanti. È chiaro che promuovere la sostenibilità attraverso la comunicazione richiede un impegno incessante e una strategia ben definita che non si esaurisce con il solo raggiungimento degli obiettivi, ma è un processo che perdura nel tempo. Ognuno di noi ha la possibilità di fare la differenza, trasformando le sfide in opportunità di crescita e cambiamento positivo, ma è importante essere consapevoli che quello verso la sostenibilità è un viaggio lungo e che richiede impegno. Lungo tutto il percorso, non abbiate paura: ascoltate, sperimentate e coinvolgete; solo così sarà possibile trasformare le parole in fatti concreti.

Articolo a cura di Giorgia Deiuri

Rimani sempre aggiornato iscrivendoti alla nostra newsletter.

ISCRIVITI > clicca qui

L'articolo Comunicare in modo sostenibile: occhio a non commettere questi errori sembra essere il primo su Maggioli Cultura.

]]>