Sikuel https://www.sikuel.it/ Soluzioni Informatiche per la Gestione del Servizio Idrico e dei Rifiuti Mon, 12 Feb 2024 08:04:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 https://www.sikuel.it/wp-content/uploads/2021/03/cropped-favicon_32-32x32.png Sikuel https://www.sikuel.it/ 32 32 PND/SEND: la nostra guida sul servizio Notifiche Digitali https://www.sikuel.it/tributi/piattaforma-software-notifiche-digitali/ Fri, 09 Feb 2024 16:35:29 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13506 Sei una PA e sei interessata ai vantaggi offerti dalla Piattaforma Notifiche Digitali perché stanca dei costi eccessivi di stampa, imbustamento e postalizzazione degli avvisi di accertamento? Leggi la nostra breve guida: ti spieghiamo come funziona il processo di notificazione digitale degli atti  tributari attraverso la piattaforma PND/SEND e la nostra soluzione per te per […]

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Sei una PA e sei interessata ai vantaggi offerti dalla Piattaforma Notifiche Digitali perché stanca dei costi eccessivi di stampa, imbustamento e postalizzazione degli avvisi di accertamento? Leggi la nostra breve guida: ti spieghiamo come funziona il processo di notificazione digitale degli atti  tributari attraverso la piattaforma PND/SEND e la nostra soluzione per te per automatizzarne ogni fase (sì, parliamo anche di prezzi). Ma prima, una premessa.

 

Cos’è SEND?

SEND è il servizio Notifiche Digitali, previsto dal PNRR, che va a concretizzare la Piattaforma Notifiche Digitali (PND), istituita con la legge 160/2019 per consentire a qualsiasi PA di notificare i propri atti a valore legale a una persona fisica o giuridica utilizzando quando possibile il domicilio digitale eletto, e creando un cassetto delle notifiche sempre accessibile. Se vuoi saperne di più su SEND leggi il nostro articolo: https://www.sikuel.it/tributi/send-per-un-dialogo-tra-cittadino-e-pa-piu-celere/.

Torniamo dunque al processo di notificazione digitale: quali fasi lo caratterizzano?

 

STEP 1. La scelta dell’azienda partner affidataria del servizio

Prima tappa dell’iter è la scelta dell’azienda a cui affidare il compito di gestire i rapporti con la piattaforma PND/ SEND. Attenzione alle truffe, affidati solo a soggetti terzi che hanno implementato le attività di integrazione alla Piattaforma in qualità di partner o di intermediari tecnologici e dei quali è possibile avvalersi per un supporto nella gestione degli aspetti tecnici. A beneficio degli Enti pubblici che intendono aderire alla Piattaforma Notifiche Digitali, il sito pagopa.it ha pubblicato un elenco delle società accreditate, tra cui Sikuel (puoi visionare l‘elenco completo qui https://docs.pagopa.it/lista-partner-tecnologici-pn_pagopa-s.p.a./).

 

STEP 2. Come funziona il processo di notificazione digitale

Il primo intervento riguarderà la configurazione del client nel portale selfcare.pagopa.it dell’ente, poi si procederà a una prima formazione degli operatori sul software che dovrà inviare le notifiche. Sikuel garantisce l’invio degli atti per il Servizio idrico, per la TARI, IMU e i tributi minori. Ovviamente l’assistenza tecnica e gestionale sarà garantita per tutta la durata del contratto di collaborazione. Unico compito dell’Ente sarà il caricamento degli atti da notificare, perché la nostra soluzione si occuperà di tutto il resto: dall’invio dei documenti alla piattaforma notifiche, alla consegna al contribuente per via digitale o analogica in base alle modalità scelte, fino al perfezionamento della notifica per il pagamento.

Lo stato di avanzamento dell’iter di notificazione sarà aggiornato in tempo reale e l’operatore potrà seguirne i progressi attraverso un’apposita sezione da cui potrà monitorare i dati della pratica, come la data di notifica, le eventuali spese aggiuntive di notifica qualora SEND abbia utilizzato il circuito postale per notificare al destinatario, e i documenti comprovanti il deposito dell’atto, la notifica o la mancata notifica. Il sistema permetterà inoltre di controllare la fase della fatturazione finale, tenendo aggiornato l’importo pagabile tramite il circuito PagoPA in modo da fare pagare all’utente un importo unico e corretto.

Da evidenziare anche un altro aspetto: la pubblicazione su SEND degli atti notificabili prevede la disponibilità di una firma digitale remota con procedura automatica. La nostra offerta soddisfa anche questa richiesta attraverso la configurazione della firma digitale all’interno della procedura

 

STEP 3: La notifica digitale al cittadino

Sarà compito del comune fornire alla piattaforma i dati necessari per identificare il destinatario, quindi il codice fiscale, il domicilio fiscale, il domicilio digitale speciale, ove eletto, e quello fisico, e inserire la precisazione che l’atto da notificare sia riferito o meno ad un’attività imprenditoriale o professionale se è svolta dal destinatario. Se il documento e la sua modalità di messa a disposizione rispettano le regole tecniche, la piattaforma PND attribuirà un codice IUN (identificativo univoco notifica) al documento oggetto della notifica e ai suoi allegati e il sistema SEND invierà una notifica digitale all’utente attraverso PEC (se presente) o tramite altri recapiti digitali (app IO, email e SMS) per informarlo della presenza di una documentazione a suo carico.

Tramite SPID o CIE, l’utente entrerà nella piattaforma e prenderà visione del documento, per lui anche la possibilità di scaricarlo e, grazie all’integrazione con PagoPA, di pagare eventuali oneri a suo carico. Per un approfondimento su questo aspetto ti consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato alla PND: https://www.sikuel.it/tributi/piattaforma-notifiche-digitali-soluzione-maggioli/.

 

Chiarimenti:

  • Se il documento non rispetta le regole tecniche, il gestore della piattaforma PND/SEND, ovvero PagoPA, comunicherà al mittente l’impossibilità di procedere alla notificazione ed eliminerà i dati caricati.
  • Tutti gli atti non gestibili con SEND continueranno a essere gestiti dall’Ente nelle modalità usate in precedenza.

 

E i costi?

In merito a questo aspetto, è intervenuto il Decreto del 30/05/2022 emanato dalla Presidenza Del Consiglio Dei Ministri che ha fissato l’ammontare delle spese di notificazione in 2 euro per ciascuna notifica effettuata tramite la piattaforma e ha ripartito la spesa in 1 euro a favore dei soggetti mittenti e 1 euro a favore del soggetto gestore della piattaforma.

Preparati a dire addio alle raccomandate cartacee e ai metodi tradizionali per comunicare con il cittadino: affidati a SEND e scegli il nostro servizio per automatizzare le fasi di caricamento dei documenti, di ricezione delle informazioni sullo stato della notifica e di acquisizione delle attestazioni rilasciate da gestore: risparmierai tempo e costi, proteggerai l’ambiente e renderai un servizio migliore alla tua utenza.

 

Vuoi approfondire?

Contattaci per maggiori informazioni al 0932 667555 o al 3486185167

 

 

Foto di Jan van der Wolf su pexels

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Servizio Idrico: Arera pubblica il Nuovo Metodo Tariffario e prova a rispondere alle sfide climatiche https://www.sikuel.it/servizio-idrico/arera-metodo-tariffario-idrico-mti4/ Thu, 01 Feb 2024 11:54:52 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13498 Novità per il sistema idrico: Arera chiude il 2023 con due nuove delibere che confermano l’impegno verso un costante miglioramento della qualità del servizio, con uno sguardo alle sfide del cambiamento climatico e a nuovi obiettivi di sostenibilità energetica e ambientale. Con la delibera 639/2023, l’Authority approva il Metodo Tariffario Idrico per il quarto periodo […]

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Novità per il sistema idrico: Arera chiude il 2023 con due nuove delibere che confermano l’impegno verso un costante miglioramento della qualità del servizio, con uno sguardo alle sfide del cambiamento climatico e a nuovi obiettivi di sostenibilità energetica e ambientale.

Con la delibera 639/2023, l’Authority approva il Metodo Tariffario Idrico per il quarto periodo regolatorio 2024-2029 (MTI-4), attraverso cui vuole favorire ulteriormente la spesa per gli investimenti e sostenere lo sforzo continuo verso l’efficienza gestionale e un servizio di qualità. Confermati quindi i criteri guida e gli obiettivi di riduzione delle differenze di servizio tra le aree del Paese, già avviati nel 2012. Tra le novità contenute, la durata del MTI: 6 anni, dal 2024 al 2029, rispetto ai 4 del MTI3, con un aggiornamento biennale delle predisposizioni tariffarie secondo modalità che verranno comunicate in seguito. Viene reiterato anche il ricorso allo Schema Regolatorio di Convergenza riservato, però, ai soli nuovi gestori d’ambito in avvio dal 2022 e ai Comuni salvaguardati che non hanno avuto accesso allo Schema Regolatorio di Convergenza nel periodo regolatorio precedente. Da segnalare che ai fini della determinazione dei corrispettivi potranno essere incluse nel Servizio Idrico Integrato anche le attività di raccolta e di allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano attraverso infrastrutture dedicate.

Previsto inoltre un aggiornamento del Piano delle Opere Strategiche (POS) fino al 2035, per favorire la sicurezza degli approvvigionamenti idrici, da un lato, e per stimolare una maggiore cooperazione nei diversi livelli di pianificazione, dall’altro. Un’altra novità riguarda un aggiornamento della componente a copertura del costo dell’energia elettrica in risposta alle forti oscillazioni registrate negli ultimi anni. E infine, uno sguardo alla sostenibilità energetica e ambientale con un primo utilizzo delle risorse del Fondo per la promozione dell’innovazione a favore del riutilizzo delle acque reflue depurate e della riduzione delle quantità di energia elettrica acquistata.

Un’altra importante delibera è la 637/2023 con cui Arera apporta modifiche alla regolazione della qualità tecnica del servizio idrico integrato (RQTI), in risposta alle attuali sfide cui la società è esposta, una su tutte i cambiamenti climatici. Per l’appunto, tra le novità previste, il documento introduce un nuovo macro-indicatore (M0-resilienza idrica) con cui l’Authority misurerà gli interventi dei gestori per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e garantire l’approvvigionamento della risorsa idrica.

 

Contattaci per maggiori informazioni al 0932 667555 o al 3486185167

Foto di Kelly Sikkema su Unsplash

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Servizio idrico: Codice identificativo unico e georeferenziato https://www.sikuel.it/servizio-idrico/codice-identificativo-unico/ Wed, 03 Jan 2024 15:37:45 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13477 Con la delibera 609/2021 l’ARERA introduce la necessità di attribuire un codice identificativo unico alle utenze idriche contrattualizzate e di georeferenziare i punti di fornitura di ciascuna utenza. A partire dal 1° gennaio 2024 il gestore pubblico o privato è tenuto a rinominare gli attuali codici utenze sulla base di un set di caratteri alfanumerici […]

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Con la delibera 609/2021 l’ARERA introduce la necessità di attribuire un codice identificativo unico alle utenze idriche contrattualizzate e di georeferenziare i punti di fornitura di ciascuna utenza.

A partire dal 1° gennaio 2024 il gestore pubblico o privato è tenuto a rinominare gli attuali codici utenze sulla base di un set di caratteri alfanumerici composto da 16 cifre e così strutturato

  • 2 cifre che identificano il codice Istat della Regione in cui è situata l’utenza
  • 6 cifre che identificano il codice Istat del Comune
  • 8 cifre di codice numerico progressivo

 

Tale obbligo pone soluzione al problema di identificazione univoca del punto di fornitura intestato o utilizzato, emerso in sede di applicazione del bonus idrico, introdotto dall’art. 57 del D. L. 124 del 2019.

 

 

Laddove nello stesso Comune le utenze siano servite da più gestori, dovrà essere cura dell’Ente di governo dell’ambito assicurare che adottino codici numerici progressivi diversi.

Per la georeferenziazione dei punti di fornitura delle utenze attive sarà necessario implementare una procedura informatica all’interno del gestionale, andando a costituire una mappa interattiva delle utenze di facile consultazione come la Control room.

Contattaci per maggiori informazioni al 0932 667555 o al 3486185167

 

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Delibera 387 ARERA: Efficienza della raccolta differenziata e degli impianti di trattamento https://www.sikuel.it/gestione-rifiuti/delibera-387-arera/ Wed, 03 Jan 2024 11:28:19 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13458 La Delibera 387 del 3 agosto 2023 di ARERA introduce un’infrastruttura immateriale di dati per monitorare le performance effettive dei gestori del servizio di raccolta/trasporto e dei gestori degli impianti, estendendo all’intera filiera quanto già fatto dalle precedenti delibere 15/2022 TQRIF e 444/2019 in termini di qualità e trasparenza. L’Autorità pone maggiore responsabilità agli Enti […]

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La Delibera 387 del 3 agosto 2023 di ARERA introduce un’infrastruttura immateriale di dati per monitorare le performance effettive dei gestori del servizio di raccolta/trasporto e dei gestori degli impianti, estendendo all’intera filiera quanto già fatto dalle precedenti delibere 15/2022 TQRIF e 444/2019 in termini di qualità e trasparenza.

L’Autorità pone maggiore responsabilità agli Enti Territorialmente Competenti, in quanto, come specificato nel Titolo VII, dovranno raccogliere e comunicare i dati inerenti agli indicatori rilevati dal Gestore della raccolta e trasporto.

L’applicazione degli obblighi contenuti nella Delibera 387 è prevista dal 1° Gennaio 2024 ed è suddivisa in titoli come segue:

 

AMBITO DI APPLICAZIONE – TITOLO I

 

EFFICIENZA E QUALITÁ DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA – TITOLO II

  • Efficienza della raccolta differenziata delle frazioni soggette agli obblighi di responsabilità estesa del produttore
    • É determinata dal rapporto tra la quantità conferita e ritirata dalle piattaforme o impianti e la quantità raccolta
  • Avvio a riciclaggio della frazione organica
    • É determinata dal rapporto tra la quantità avviata agli impianti di compostaggio/digestione anaerobica e la quantità raccolta.
  • Qualità della raccolta differenziata delle frazioni soggette agli obblighi di responsabilità estesa del produttore
    • È definita dal rapporto tra i ricavi riconosciuti dai Consorzi di filiera rispetto a quelli che si realizzerebbero applicando i corrispettivi massimi
  • Efficacia dell’avvio a riciclaggio delle frazioni soggette agli obblighi di responsabilità estesa del produttore
    • È espressa dal prodotto tra l’efficienza della raccolta differenziata e la relativa qualità
  • Qualità della raccolta differenziata della frazione organica
    • É determinata sulla base delle frazioni non ammesse al riciclo, come rilevate dalle analisi merceologiche effettuate sul materiale conferito

 

EFFICIENZA DI GESTIONE DEGLI SCARTI – TITOLO III

  • Incidenza degli scarti
    • È definita dal rapporto tra la quantità di scarti generata dal trattamento dei rifiuti urbani e la quantità di rifiuti urbani complessivamente trattata nell’impianto.
  • Efficienza di gestione degli scarti
    • È definita come il rapporto tra la quantità di scarti avviata a recupero di materia e di energia e la quantità di scarti complessivamente generata dall’impianto di trattamento

 

CONTINUITÁ DEL SERVIZIO DI TRATTAMENTO – TITOLO IV

  • Tempo di preavviso
    • Il tempo espresso in ore tra il preavviso agli utenti e l’inizio dell’interruzione
  • Numero delle interruzioni
    • Somme delle interruzioni con e senza preavviso
  • Durate delle interruzioni
    • Somme espressa in ore delle singole interruzioni con e senza preavviso

 

 

QUALITÁ COMMERCIALE DELLA FILIERA – TITOLO V

  • Tempo medio di risposta motivata ai reclami scritti
  • Tempo medio di risposta motivata alle richieste scritte di informazione
  • Tempo medio di risposta motivata alle richieste scritte di rettifica di fatturazione

 

 

OBBLIGHI IN MATERIA DI TRASPARENZA – TITOLO VI

I gestori degli impianti di trattamento sono tenuti a predisporre e a mantenere aggiornata un’apposita sezione del proprio sito internet, facilmente accessibile dalla home page, che presenti almeno i seguenti contenuti informativi minimi, organizzati in modo tale da favorire la comprensibilità delle medesime informazioni:

  • recapiti telefonici e di posta elettronica
  • orari di apertura dell’impianto
  • comunicazioni agli utenti conferitori
  • eventuali comunicazioni agli utenti conferitori da parte dell’Autorità
  • performance effettivamente conseguite dall’impianto con riferimento agli indicatori oggetto del presente provvedimento (Delibera 387 ARERA)
  • condizioni economiche di accesso all’impianto

 

 

OBBLIGHI DI MONITORAGGIO, TENUTA DEI REGISTRI E COMUNICAZIONE – TITOLO VII

  • Obblighi di monitoraggio e comunicazione all’Autorità e all’Ente territorialmente competente

In ciascun anno e con riferimento ai valori dell’anno precedente, sono tenuti a trasmettere all’Autorità, secondo le tempistiche e le modalità da quest’ultima stabilite:

  1. l’Ente territorialmente competente i dati inerenti agli indicatori rilevati dal Gestore della raccolta e trasporto
  2. i gestori degli impianti per le parti di competenza

 

  • Obblighi registrazione

Il gestore della raccolta e trasporto e il gestore dell’impianto di trattamento deve predisporre un registro, disponibile su apposita piattaforma informatica, al fine di registrare le informazioni e i dati relativi agli indicatori di sua competenza

  • Il gestore della raccolta e trasporto deve registrare:
    • la quantità corrispondente alle frazioni soggette agli obblighi di responsabilità estesa del produttore conferita e ritirata dalle piattaforme e la relativa quantità raccolta
    • la quantità di frazione organica avviata agli impianti di compostaggio/digestione anaerobica e la relativa quantità raccolta
    • la percentuale di frazioni non ammesse al riciclo

 

  • Il gestore dell’impianto di trattamento deve registrare su base annuale:
    • la quantità di scarti generata dall’impianto di trattamento, espressa in tonnellata
    • la quantità di rifiuti urbani complessivamente trattata dall’impianto, espressa in tonnellate
    • la quantità di scarti avviata a recupero di energia
    • la quantità di scarti generata dall’impianto
    • la data e l’ora di inizio dell’interruzione
    • la causa dell’interruzione
    • la classificazione dell’interruzione
      • la data e l’ora di inizio dell’interruzione
      • la causa dell’interruzione
      • la classificazione dell’interruzione (con o senza preavviso)
      • il tempo di preavviso, precisando l’evento che ha generato l’interruzione con preavviso
      • la data e l’ora di fine dell’interruzione

 

  • Per ogni reclamo, richiesta scritta di informazione, richiesta scritta di fatturazione inerente al servizio di trattamento
    • il codice di rintracciabilità con cui identifica la singola richiesta di prestazione
    • il codice con cui individua la prestazione
    • i dati identificativi dell’utente conferitore, quali: ragione sociale e codice fiscale/partita IVA
    • la data di ricevimento della richiesta di prestazione
    • la data di invio della risposta scritta motivata
    • il motivo e la data dell’eventuale venir meno dell’obbligo di dar seguito alla richiesta o al reclamo

 

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SEND: per un dialogo tra cittadino e PA più celere, sicuro e sostenibile https://www.sikuel.it/tributi/send-per-un-dialogo-tra-cittadino-e-pa-piu-celere/ Tue, 21 Nov 2023 16:01:25 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13449 L’obiettivo è ambizioso, ma in un’Italia che corre nel processo di digitalizzazione è realisticamente fattibile. Parliamo di SEND, il nuovo Servizio di Notifiche Digitali previsto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR. Sei pronto ad inviare i tuoi atti tributari? Leggi la nostra guida sul servizio SEND va a concretizzare quanto già avviato […]

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L’obiettivo è ambizioso, ma in un’Italia che corre nel processo di digitalizzazione è realisticamente fattibile. Parliamo di SEND, il nuovo Servizio di Notifiche Digitali previsto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR.

Sei pronto ad inviare i tuoi atti tributari? Leggi la nostra guida sul servizio

SEND va a concretizzare quanto già avviato dalla PND, la Piattaforma di Notifiche Digitali e ad accelerare il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana, oltre che ad aggiungere un importante tassello nella costruzione di quella cittadinanza digitale su cui l’Europa tutta sta spingendo.

Dopo lo SPID, la CIE, l’App IO, dopo la firma digitale, il domicilio digitale e il relativo indice (INAD) e la già citata PND, il dialogo tra PA e cittadino da qualche mese si è infatti arricchito di uno strumento in più: il Servizio Notifiche Digitali, attraverso cui le PA possono inviare al cittadino le loro comunicazioni a valore legale con una notifica digitale, rinunciando ai metodi tradizionali, come la raccomandata cartacea.

 

Il funzionamento è molto semplice

Quando la PA invia una comunicazione a valore legale, il sistema verifica che a quel nominativo sia associata una PEC, individuata la quale, trasmette la notifica. L’utente deve semplicemente cliccare sul link che trova all’interno della notifica per accedere alla piattaforma e prendere visione di tutta la documentazione, compresa la possibilità di scaricare i documenti ed eventualmente pagare oneri richiesti, grazie all’integrazione con pagoPA.

Se l’utente non ha una PEC, può comunque decidere di ricevere le comunicazioni della PA attraverso altri recapiti digitali, come l’App IO o la mail o il numero di cellulare. Il sistema invia un avviso di cortesia attraverso cui accedere alla comunicazione.

Se l’utente non ha indicato alcun recapito digitale oppure trascorrono 5 giorni di tempo senza che lui abbia effettuato l’accesso alla notifica, il sistema invia una raccomandata cartacea.

 

Cosa c’è da sapere:

– per attivare o modificare il proprio recapito digitale, basta accedere al sistema SEND attraverso SPID o CIE e lì selezionare le modalità prescelte;
– ai cittadini che non hanno eletto un domicilio digitale o che non hanno selezionato alcun recapito digitale, in un primo tempo il sistema invia la documentazione cartacea, per poi eliminare del tutto la spedizione a domicilio e sostituirla con la possibilità di ritirare l’atto nei punti fisici dislocati sul territorio nazionale;
– se si vuole, c’è la possibilità di delegare altre persone, fisiche o giuridiche, a ricevere le notifiche online per conto proprio, basta compilare i campi dedicati alle deleghe all’interno del sistema.

 

Quali sono i vantaggi?

Innumerevoli. Certezza per le PA della reperibilità del destinatario, innanzitutto, con tutti i benefici che ne derivano in termini di celerità e di costi del procedimento. Gli enti sono inoltre sollevati dagli oneri legati alla notificazione e persino da un’eventuale integrazione tra i sistemi in atto, perché SEND è integrato nativamente con INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali. Ancora, una riduzione dei tempi e dei costi in generale, sia in capo alla PA che in capo al cittadino, che con pochi clic e direttamente dal suo dispositivo potrà gestire ogni cosa (anche procedere al pagamento, come già detto poc’anzi) e consultare lo storico delle notifiche a suo carico. Da ultimo, i vantaggi per l’ambiente, con una drastica riduzione dei consumi di carta e di emissioni per il trasporto.

 

Vuoi inviare gli atti tributari attraverso la Piattaforma Notifiche Digitali?
Leggi la nostra guida o contattaci!

Nella nostra guida ti spieghiamo come funziona il processo di notificazione digitale degli atti tributari attraverso la piattaforma PND/SEND e la nostra soluzione per te per automatizzarne ogni fase (sì, parliamo anche di prezzi)

 

Le soluzioni informatiche SIKUEL sono già interfacciate per l’invio delle notifiche digitali. Contattaci per maggiori informazioni al 0932 667555 o al 3486185167

 

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Control Room: una nuova offerta digitale per le smart city by Sikuel https://www.sikuel.it/news/control-room-sikuel/ Mon, 23 Oct 2023 13:19:29 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13424 Cresce la proposta digitale per le smart city, in casa Sikuel, società del Gruppo Maggioli arriva la Control Room, un nuovo strumento per la digitalizzazione dei servizi urbani in mano a Pubblica Amministrazione e gestori per offrire un controllo di maggiore qualità.   Control Room: cos’è e quali vantaggi offre La Control Room si presenta […]

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Cresce la proposta digitale per le smart city, in casa Sikuel, società del Gruppo Maggioli arriva la Control Room, un nuovo strumento per la digitalizzazione dei servizi urbani in mano a Pubblica Amministrazione e gestori per offrire un controllo di maggiore qualità.

 

Control Room: cos’è e quali vantaggi offre

La Control Room si presenta come lo strumento di completamento delle soluzioni digitali proposte a PA e gestori dei pubblici servizi, che sfrutta la data visualization e la location intelligence per garantire una gestione sempre più smart e un servizio puntuale.

La tecnologia alla base della Control Room è infatti l’acquisizione dei dati da fonti diverse, la loro elaborazione in spreadsheet e la successiva rappresentazione in mappe 3D interattive e di facile consultazione.

È possibile collegare dispositivi IoT di telelettura dei consumi idrici; antenne e bracciali wireless per l’identificazione dei contenitori della raccolta porta a porta; On Board Unit per le telemetrie di bordo e la localizzazione in real time dei mezzi; sensori di riempimento; consumi energetici.

Una piattaforma che fornisce una fotografia in real time dell’andamento dell’intero sistema e che diventa una doppia risorsa di valore, sia in quanto asset di analisi della situazione attuale, sia quale supporto predittivo alle decisioni future, nell’ottica di un miglioramento qualitativo, gestionale ed economico del servizio.

Nel caso, ad esempio, di una gestione del servizio idrico, la Control Room offre una visione reale dell’operatività dei contatori idrici telecontrollati, evidenziando eventuali perdite o consumi sospetti nel punto della mappa corrispondente in cui è situata l’utenza. Il tutto attraverso una rappresentazione grafica di rapida lettura e in costante aggiornamento.

 

 

Diversi i vantaggi:

  • il processo di data visualization permette di dire addio alla eccessiva e frammentata mole di dati registrati dai software di gestione, restituendo un’immagine più nitida e più intuitiva dell’intero processo di funzionamento in atto. Si pensi alla fluidità del percorso decisionale che ne deriva, una volta abbandonate le oberanti elaborazioni di dati e le difficili interpretazioni analitiche;

 

  • un management del servizio pubblico ancora più smart grazie a un processo data driven più realistico e in continuo aggiornamento;

 

  • una gestione più efficace ed efficiente, anche in termini di sprechi: un monitoraggio in real time permette di individuare immediatamente eventuali malfunzionamenti e, quindi, di intervenire in maniera tempestiva su perdite o anomalie;

 

  • la possibilità di personalizzare le dashboard o i movimenti del sistema da analizzare e quindi da visualizzare su mappa, attraverso una selezione specifica dei dati da esaminare;

 

  • un miglioramento complessivo della qualità del servizio offerto all’utenza, grazie a una gestione più puntuale e predittiva.

 

  • una gestione più trasparente del servizio in coerenza con un approccio di citizen relationship management, dando all’utente la possibilità di monitorare alcuni aspetti del sistema attraverso una Control Room visualizzabile da APP.

 

Control Room: un supporto per la gestione del servizio idrico, di igiene ambientale e non solo.
La presentazione in anteprima a Ecomondo 2023

Sikuel sceglie Ecomondo 2023 per il lancio ufficiale della nuova proposta commerciale. Insieme al Gruppo Maggioli, APKAPPA e WAY parteciperemo all’importante expo dedicata alla green e circular economy presentando i vantaggi e le potenzialità d’utilizzo della Control oltre a tutte le soluzioni per la digitalizzazione di PA e Utility.

Appuntamento dunque a Rimini, dal 7 al 10 novembre, al Padiglione D2, stand 100.

 

Inserisci i dati per ricevere il tuo invito a ECOMONDO

 

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Firma i tuoi documenti con App IO: è facile, veloce e sicuro! https://www.sikuel.it/tributi/firma-i-tuoi-documenti-con-app-io-e-facile-veloce-e-sicuro/ Wed, 13 Sep 2023 14:28:44 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13414 Ancora una novità nel rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione per un’Italia sempre più digitale. Da qualche settimana è infatti entrata in vigore la firma elettronica qualificata attraverso l’App IO che consente di firmare documenti e contratti direttamente dal proprio dispositivo online, al pari della firma autografa.   Un sistema facile, super veloce e intuitivo […]

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Ancora una novità nel rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione per un’Italia sempre più digitale. Da qualche settimana è infatti entrata in vigore la firma elettronica qualificata attraverso l’App IO che consente di firmare documenti e contratti direttamente dal proprio dispositivo online, al pari della firma autografa.

 

Un sistema facile, super veloce e intuitivo che rende molto più celere lo scambio di informazioni tra utenza ed enti con tantissimi vantaggi: il primo è sicuramente il risparmio di tempo, appunto: in pochi secondi l’App permette al cittadino di apporre la sua firma con massimo valore legale, senza bisogno di spostarsi dal proprio domicilio per recarsi agli sportelli addetti e magari fare file interminabili oppure attendere le mail, stamparle, firmarle e infine scansionarle per rimandarle al mittente. Ma ci sono vantaggi anche in termini di costi: tantissima carta risparmiata grazie a una semplice firma online; e la sicurezza: i cittadini si sentono più sicuri ad affidarsi a un canale istituzionale, senza bisogno di registrarsi ad altri portali di firma autenticati. Il tutto semplicemente scaricando gratuitamente l’App IO sul proprio dispositivo, dagli app store Google Android e iOS.

 

Ma come funziona il nuovo sistema di firma elettronica qualificata?

 

Il procedimento è davvero facile e rapido.

La prima tappa consiste nell’invio da parte dell’ente di un messaggio sull’App IO del cittadino, in cui chiede di firmare un documento. Ricevuto il messaggio, l’utente dovrà effettuare l’accesso all’App e così visualizzare i documenti da firmare. Sempre rimanendo all’interno dell’App, una volta letta la comunicazione, il cittadino selezionerà le firme da apporre e accetterà termini e condizioni del servizio. Il sistema a questo punto chiederà un codice di sblocco (o sfrutterà il riconoscimento biometrico) per inserire la firma e così completare l’operazione. Finito!

Il cittadino riceverà tramite messaggio su IO i documenti firmati e li potrà scaricare sul proprio dispositivo o condividerli.

 

La firma elettronica qualificata è un progetto gestito da PagoPA per incentivare lo sviluppo di un ecosistema digitale che pone il cittadino al centro, per semplificare la relazione tra Stato, utenti e imprese e creare nuove opportunità di crescita.

 

Se sei un ente e vuoi ricevere maggiori informazioni su come integrare il servizio di Firma con IO o se sei un cittadino e vuoi approfondimenti su questo nuovo sistema di firma digitale, consulta la pagina https://firma.io.italia.it

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INAD: tutto quello che c’è da sapere sull’Indice Nazionale dei Domicili Digitali https://www.sikuel.it/news/indice-nazionale-domicili-digitali/ Fri, 28 Jul 2023 13:16:27 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13342 Fase di rodaggio per INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali che ha dato il via a un nuovo sistema di comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini. Divenuto pienamente operativo il 6 luglio scorso, INAD rappresenta una nuova tappa del processo di digitalizzazione della PA italiana che appare sempre più vicina alla cittadinanza, anche grazie a […]

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Fase di rodaggio per INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali che ha dato il via a un nuovo sistema di comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini. Divenuto pienamente operativo il 6 luglio scorso, INAD rappresenta una nuova tappa del processo di digitalizzazione della PA italiana che appare sempre più vicina alla cittadinanza, anche grazie a una comunicazione più celere, più semplificata e più sicura.

 

Già un mese prima, era il 6 giugno, aveva preso il via il domicilio digitale del cittadino, ovvero la possibilità per qualsiasi cittadino maggiorenne in possesso di un indirizzo PEC di eleggere il proprio domicilio su INAD.

 

Dal 6 luglio poi il completamento del processo, con l’opportunità anche per i liberi professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013 e gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC di eleggere il proprio domicilio digitale su INAD, e con l’avvio operativo del nuovo approccio comunicativo: da tale data infatti le Pubbliche Amministrazioni possono utilizzare il domicilio digitale inserito nell’indice per tutte le loro comunicazioni con valenza legale, compresi rimborsi fiscali e detrazioni d’imposte, accertamenti e verbali di sanzioni amministrative.

 

Ad oggi quindi possono eleggere il proprio domicilio digitale mediante registrazione nell’INAD:

  1. le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e che abbiano la capacità di agire;
  2. i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013;
  3. gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC.

 

L’iscrizione al portale INAD è assolutamente gratuita, come gratuite sono l’eventuale modifica, la cessazione del servizio e, da evidenziare, la consultazione dell’indice: sì, perché il registro può essere consultato da chiunque – quindi anche da altri cittadini privati –, senza necessità di autenticazione e senza costi: basterà inserire il codice fiscale della persona di cui si vuole conoscere il domicilio digitale e il sistema fornirà ogni informazione, se presente in piattaforma.

 

Proprio la tematica dei costi è uno dei vantaggi del nuovo approccio comunicativo: tramite l’uso del domicilio digitale si ottiene infatti un risparmio delle spese di postalizzazione previste da forme comunicative più tradizionali, ma anche una notevole riduzione dei tempi di ricezione – basterà la notifica della conferma di ricezione – e dell’intero flusso comunicativo, a beneficio sia della parte pubblica che del cittadino.

 

Ma come fa un cittadino a registrarsi a INAD?

Le modalità di registrazione sono semplici e rapide, basta collegarsi al sito https://domiciliodigitale.gov.it, accedere con SPID, CIE o CNS e inserire il proprio recapito certificato (indirizzo PEC).

 

E per gli Enti interessati a integrare questo servizio?

Il domicilio digitale è facilmente integrabile alle infrastrutture già in uso tramite le API pubbliche di estrazione, sul sito https://domiciliodigitale.gov.it/dgit/home/public/#!/home è possibile consultare una sezione apposita.

 

INAD, istituito dal Codice amministrazione digitale, in linea con gli obiettivi del PNRR, nasce dalla collaborazione fra Agid, Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e Infocamere; per maggiori informazioni è possibile consultare il sito https://domiciliodigitale.gov.it/dgit/home/public/#!/home

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K-Fleet, la suite per una nuova gestione della flotta aziendale pubblica e privata https://www.sikuel.it/news/k-fleet-gestione-flotta-aziendale/ Thu, 06 Jul 2023 15:01:58 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13269 La soluzione digitalizzata per la gestione del parco auto. Nel ventaglio delle offerte digitali firmate Sikuel arriva la suite K-Fleet per pubbliche amministrazioni, aziende di servizi e imprese private, compresi gli operatori di micromobilità urbana, per una nuova amministrazione, più semplificata, immediata e completa, della propria flotta.   K-Fleet assicura il controllo di tutti i […]

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La soluzione digitalizzata per la gestione del parco auto. Nel ventaglio delle offerte digitali firmate Sikuel arriva la suite K-Fleet per pubbliche amministrazioni, aziende di servizi e imprese private, compresi gli operatori di micromobilità urbana, per una nuova amministrazione, più semplificata, immediata e completa, della propria flotta.

 

K-Fleet assicura il controllo di tutti i mezzi di servizio, il monitoraggio dei costi di gestione e delle scadenze, la calendarizzazione delle manutenzioni e il coordinamento dell’utilizzo interno delle vetture in modo da garantire sempre l’efficienza del veicolo assegnato. Ma qual è davvero il suo valore aggiunto?

Quello che differenzia K-Fleet dalle altre proposte sul mercato è la sua capacità di soddisfare le diverse esigenze manifestate dal settore pubblico e da quello privato quando si parla di gestione della flotta aziendale. Scopri K-Fleet

 

Nel caso di un soggetto pubblico, come un Ente locale o l’Asp, ad esempio, una delle richieste principali è il controllo in tempo reale di tutti i mezzi a disposizione, anche se in uso presso uffici differenti, come i veicoli della Polizia Locale, gli Scuola Bus o i mezzi speciali. K-Fleet soddisfa questa esigenza perché garantisce all’Ufficio che si occupa della gestione del parco veicolare e al suo responsabile un monitoraggio e una gestione semplificata, immediata e completa dell’intero parco veicoli.

 

Il contenimento dei costi è un altro aspetto importante in un’amministrazione pubblica; la nostra suite è la soluzione ideale perché assicura il rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità, così come richiesto dalla gestione della res publica.

 

Inoltre, grazie alla sua facilità e rapidità di utilizzo, K-Fleet permette di dire addio a un’obsoleta gestione, spesso farraginosa e dispendiosa in termini di tempo ed energie (e fogli excel).

 

I vantaggi da parte del settore pubblico dell’utilizzo di K-Fleet non finiscono qui: gli Enti locali possono adempiere a quanto disposto dal DPCM del 24 settembre 2014 sul censimento delle autovetture di servizio, ovvero la registrazione degli automezzi immatricolati come “autovetture per trasporto persone” utilizzate dall’ente e adibite a tale scopo.

 

Questi i benefici specifici che le pubbliche amministrazioni e le società dei servizi possono trarre da K-Fleet. E il settore privato?

 

Attraverso un sistema web facile da configurare e da personalizzare, K-Fleet garantisce al fruitore privato una supervisione ampia dell’intero parco mezzi (auto, camion, autobus, furgoni, monopattini, biciclette, camper ecc), classificati per fasce e tipologie. Essenziali per le società private sono poi la localizzazione, il tracciamento dei mezzi, le telemetrie di bordo e il supporto predittivo alle decisioni, in modo da pianificare e controllare, anche in tempo reale, ogni spostamento, gli orari di lavoro e le attività svolte, e così migliorare, dati alla mano, l’organizzazione del lavoro futuro.

 

K-Fleet si compone di 8 moduli:

  • Anagrafiche autoveicoli e driver” per la gestione di tutte le informazioni amministrative edel parco autoveicoli e dei driver, con archiviazione elettronica dei documenti;

 

  • Rifornimenti, costi e scadenze” per la gestione carte carburanti, storico rifornimenti, centri di costo, planning, amministrativo;

 

  • Gestioni manutenzioni” per l’amministrazione e la pianificazione delle manutenzioni programmate e incidentali, resoconti contabili e archiviazione documentale;

 

  • Multe e sinistri” per la gestione dei dati analitici delle infrazioni o dei sinistri, interfacciamento con blackbox, archiviazione documentale;

 

  • Permessi di transito” per la gestione Telepass, Viacard e ZTL, abbinamento driver, archiviazione storica dei transiti, resoconti contabili;

 

  • Prenotazione e assegnazione mezzi” per l’amministrazione delle prenotazioni e assegnazioni mezzi sulla base delle disponibilità, prelievo diretto con riconoscimento e abbinamento driver/autoveicolo, check-in e check-out automatico;

 

  • Tracking automezzi” per l’interfacciamento con il GPS installato a bordo, posizione autoveicolo, storicizzazione percorsi e soste;

 

  • Riepiloghi, consuntivazioni e pianificazioni” per il resoconto delle attività e dei costi per strutture territoriali, strutture organizzative, centri di costo strutturali, valorizzazione del parco autoveicoli, gestione del fine vita, programmazione delle sostituzioni.

 

 

Insomma, K-Fleet è la soluzione informatica ideale e personalizzabile per l’organizzazione, il funzionamento, la localizzazione e il controllo 4.0 delle flotte aziendali pubbliche e private.

 

Per ulteriori informazioni su K-Fleet ti invitiamo a contattarci ai recapiti: 0932 667555 / 348 6185167 / commerciale@sikuel.it

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L’impianto modulare di compostaggio di GFambiente: dal corretto trattamento dei rifiuti, la tutela del pianeta https://www.sikuel.it/gestione-rifiuti/impianto-compostaggio-trattamento-gfambiente/ Wed, 28 Jun 2023 15:32:55 +0000 https://www.sikuel.it/?p=13253 GFambiente è un punto di riferimento in tutta Italia per aziende pubbliche e private e per Enti locali nella materia del trattamento dei rifiuti per la salvaguardia ambientale. Perché lo scarto può diventare risorsa per il pianeta. Ne è convinto assertore, da sempre, il professore Giulio Ferrari, fondatore della società emiliana e oggi punto di […]

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GFambiente è un punto di riferimento in tutta Italia per aziende pubbliche e private e per Enti locali nella materia del trattamento dei rifiuti per la salvaguardia ambientale. Perché lo scarto può diventare risorsa per il pianeta. Ne è convinto assertore, da sempre, il professore Giulio Ferrari, fondatore della società emiliana e oggi punto di riferimento a livello internazionale in materia ambientale nonché tra gli estensori del DPR 158, il Regolamento recante le norme per l’elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani.

 

Sono diversi i servizi che GFambiente offre alla sua utenza, perfezionati e via via cresciuti in oltre tre decenni di attività. Tra questi, un laboratorio di analisi dedicato all’esame approfondito e specifico su matrici di rifiuto e scarti, che permette di qualificare sempre più il settore della gestione e del trattamento/smaltimento dei rifiuti. Insomma, innovazione tecnologica e ricerca scientifica come matrici d’azione aziendale accanto alla competenza tecnologica e informatica acquisita nel corso degli anni, con l’unico obiettivo di offrire un servizio completo, personalizzabile e all’avanguardia.

Un approccio che diventa evidente se si guarda alla punta di diamante della proposta GFambiente, l’impianto modulare di compostaggio per la gestione dei rifiuti organici di origine biologica. Perché è qui che si manifesta la capacità e la professionalità dell’azienda, ma soprattutto la lungimiranza e la costante attenzione al miglioramento che mette nella sua attività, non solo per proporre un servizio aggiornato ai propri clienti – d’altronde, è la stessa repentina evoluzione della materia a richiedere di stare al passo con i tempi – ma soprattutto per fare davvero del rifiuto una risorsa da sfruttare per la tutela ambientale.

 

“Il primo impianto modulare di compostaggio nacque 25 anni fa nella Repubblica di San Marino – ci racconta il dott. Riccardo Ferrari –, all’epoca si parlava poco o per nulla di impianti modulari di compostaggio; ma grazie all’esperienza maturata sul campo, il prof. Ferrari decise di avviare un progetto sperimentale con un primo modulo che via via, negli anni, è stato perfezionato e ampliato con altri moduli, fino a diventare un impianto capace di trattare il 100% del materiale organico proveniente dalla raccolta dei rifiuti urbani. Una soluzione di successo esportato col tempo in diverse realtà territoriali del nostro Paese, su tutte l’area laziale e campana.”

 

Dove sta la forza di questo sistema? Intanto proprio nella possibilità di personalizzare l’impianto sulla base delle reali esigenze del territorio su cui va a operare, attraverso l’aggiunta di moduli costruiti su misura – ovviamente si parla di realtà entro certe dimensioni in termini di numero di abitanti e quindi di quantità dei rifiuti prodotti da trattare. E poi nel principio di funzionamento stesso, un sistema di biofiltrazione brevettato capace di fornire la giusta percentuale di ossigeno alla massa putrescibile per favorire il processo di compostaggio. Nello specifico, l’impianto si caratterizza per una gestione delle emissioni secondo una tecnologia completamente nuova che assicura l’eliminazione di qualsiasi odore; bassi consumi energetici e contenuti costi di realizzazione e manutenzione; tempi di ritenzione del materiale brevi con possibilità di installazione in piccoli spazi e facilità di gestione e controlli automatici durante tutte le fasi di processo.

 

Ma quali sono le fasi di un processo di compostaggio? Ce le spiega brevemente il dott. Ferrari:

“Si parte ovviamente dalla corretta e puntuale raccolta differenziata dei rifiuti organici, sui quali per verificare l’assenza di eventuali scarti non biodegradabili si esegue un’attenta analisi merceologica.

A questo punto si procede alla formazione di un substrato mescolando gli scarti di mensa con i residui lignocellulosici ad alto contenuto di Carbonio (potature, trucioli di legno ecc.) per ottenere il giusto valore di rapporto carbonio/azoto e umidità.

Tale operazione consente di attivare correttamente il processo di biossidazione evitando possibili cause di anaerobiosi conseguenza disastrosa per il processo di compostaggio.

Terminate queste operazioni preliminari il substrato viene inserito all’interno del corpo della biocella e sottoposto ad areazione forzata, per attivare il processo di degradazione della frazione organica (mineralizzazione e umificazione).

Trascorsi circa 30 gg, il substrato (scarti di mensa + lignocellulosici) dall’interno dalla biocella viene scaricato in un’idonea piazzola dove in cumuli di adeguate dimensioni rimane per altri 30 giorni (fase di maturazione) per essere poi vagliato e inviato all’utilizzo finale come ammendante compostato misto.

 

Tutte le fasi del compostaggio vengono monitorate mediante un software specifico il quale oltre a verificare il corretto andamento del processo, in caso di anomalie, fornisce tutte le informazioni in tempo reale utili al ripristino della normalità.

 

Da ricordare che in Italia la trasformazione in compost delle frazioni organiche dei rifiuti per l’impiego come fertilizzante rappresenta una forma di recupero espressamente prevista dalla Direttiva 91/156 che menziona il riciclo/recupero delle sostanze organiche comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche.

I benefici di questa scelta sono tanti, per l’utenza stessa – in primis con una riduzione della Tari – e per l’ambiente, ovviamente. “La sostanza organica biodegradabile rappresenta infatti una risorsa fondamentale per il mantenimento degli equilibri tra il mondo vegetale e il mondo animale – conclude il dott. Ferrari –, ecco perché il riciclo degli scarti di mensa, agroalimentari e dei rifiuti provenienti dalla manutenzione del verde è una delle priorità da considerare nella gestione dei rifiuti urbani e assimilabili. Per questo ci siamo specializzati nella progettazione e realizzazione nella formula chiavi in mano di un impianto modulare basato su una innovativa tecnologia, di grande semplicità e affidabilità, in grado di fornire un prodotto facilmente manipolabile e riutilizzabile in agricoltura”.

Per maggiori informazioni sulle attività di GFambiente è possibile visitare il sito www.gfambiente.it.

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