La
vicenda “coronavirus” pone al centro dell’attenzione dei media di tutta Italia Codogno, tanto che, a suo dire, non ha più bisogno di presentazioni.
Una tranquilla cittadina con
servizi comunali organizzati, che APKAPPA, società del Gruppo Maggioli, conosce bene già da molti anni, avendo utilizzato i suoi sistemi applicativi, ed oggi lavora con
hyperSIC10 in modalità cloud computing sulla sezione “community cloud” del Cloud della PA.
Il livello di
digitalizzazione di Codogno è davvero molto elevato perché da sempre i suoi dirigenti e amministratori si sono posti, e hanno raggiunto, l’obiettivo di adempiere, senza sé e senza ma, alle previsioni del Codice dell’Amministrazione Digitale, delle varie regole tecniche e linee guida che ne sono susseguite, del Piano Triennale per l’Informatica nella PA.
Questo loro atteggiamento ha pagato, in tante occasioni hanno avuto modo di ottenere risultati importanti che hanno migliorato la
qualità del lavoro, il
rapporto con il cittadino ed
ottimizzato i costi.
Un Comune virtuoso? Certamente, anche se sarebbe meglio dire
“smart”, furbo: infatti non ha mai rimandato appuntamenti col digitale perché “tanto non c’è sanzione” ma li ha sempre rispettati. E non perché è importante essere i primi della classe ma per sfruttare gli adempimenti a beneficio proprio e del territorio amministrato.
La vicenda coronavirus l’ha colpito duramente; improvvisamente si è trovato ad affrontare un’emergenza con cui tutti gli altri, noi compresi, stiamo facendo i conti in prima persona solo in questi giorni. Ed in questo momento difficile, Codogno ha trovato anche nella sua
organizzazione tecnologica ed in alcuni fornitori ICT, come APKAPPA, le armi per organizzare servizi straordinari per i suoi cittadini in poco tempo.
Un esempio è stato il lavoro di squadra tra APKAPPA ed il Comune per organizzare la
distribuzione delle mascherine antivirali ai codognesi con l'obiettivo di dotare in egual numero i residenti e ridurre al minimo i tempi necessari alla distribuzione, onde evitare quanto più possibile assembramenti e quindi l’esposizione al contagio.
Il tempo a disposizione per realizzare qualsiasi tipo di iniziativa era davvero poco: nella mattinata di venerdì 28 febbraio arriva la notizia che lunedì 2 marzo il Comune e la Protezione Civile avrebbero dovuto distribuire le mascherine. Così, il Comune ci contatta e ci chiede supporto per avere uno
strumento software che li aiutasse a velocizzare i controlli di residenza e che registrasse, anche per analisi successive, data ora e quantità distribuita per ognuno.
In un paio d’ore stabiliamo i contenuti del progetto ed il Comune ci dà via libera allo sviluppo. Lavoriamo nel weekend, noi al software ed il Comune (insieme alla Protezione Civile) all'organizzazione della logistica, allestendo un padiglione del Polo Fieristico di Codogno con
postazioni di distribuzione e
percorsi transennati per governare gli accessi. Già domenica 1 marzo nel pomeriggio siamo tutti pronti: attendiamo le mascherine che però arrivano solo il lunedì sera. Il Comune convoca la popolazione per le ore 10 di martedì 3 marzo.
In
meno di 24 ore il software era disponibile ai punti di distribuzione delle mascherine, in 48 ore si era pronti a distribuirne migliaia a migliaia di cittadini: tutto questo è stato possibile in così poco tempo, non solo per le competenze e le professionalità del Comune e di APKAPPA ma anche perché Codogno era già dotato di un’
organizzazione fortemente digitalizzata, basata sul
software applicativo hyperSIC10 web-based ed in cloud, e questo ha reso tutto più rapido e semplice.
Questa esperienza è sicuramente un’ulteriore dimostrazione che i servizi oggi devono essere
pienamente digitalizzati per essere efficaci, utili e fruibili, soprattutto in condizioni critiche.
Infatti chi non ha avuto questo atteggiamento in tempi tranquilli, in questi giorni si trova in estrema difficoltà, ad esempio, anche solo per abilitare il
lavoro agile (il cosiddetto
smartworking) per i propri dipendenti, non essendosi preoccupato in precedenza di risolvere aspetti organizzativi e gestionali fondamentali come la
migrazione in cloud.
Curiosi di sapere com’è finita con le mascherine?
Lo abbiamo raccontato nella videostoria qui sotto!