Facciamo il punto sul Modulo PNRR Cloud, l'atteso bando dedicato alla migrazione dei sistemi attualmente in uso nei Comuni verso servizi cloud qualificati.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è partito anche per la digitalizzazione dei servizi comunali. Il primo bando
sull’adozione di PagoPa e AppIO è stato messo a punto, ma non è l’unica novità sul tema per i Comuni italiani. L’attesissimo
PNRR sulla migrazione al Cloud è pronto sul banco ed è soprattutto su questo che
non bisogna farsi trovare impreparati.
Il
PNRR per digitalizzare i Comuni è concentrato prevalentemente nella Missione 1 con sei progetti volti al raggiungimento della completa digitalizzazione degli enti locali. I finanziamenti sono accessibili da
tutti i Comuni italiani, compresi i piccoli Comuni, e dovranno essere indirizzati a:
- Adozione di PagoPA e AppIO;
- Migrazione al cloud;
- Adozione dell’Identità digitale e ANPR;
- Esperienza dei Servizi pubblici (Miglioramento dell’usabilità dei siti web);
- Digitalizzazione degli Avvisi Pubblici;
Le risorse per ciascun progetto sono a disposizione
solo a raggiungimento degli obiettivi previsti dalla misura di finanziamento richiesta.
Quindi, la domanda aperta per tutti i Comuni è:
come ci si può assicurare di ottenere i fondi del PNRR?
Guardiamo nel dettaglio il Modulo PNRR dedicato al Cloud per trovare la risposta.
Cloud e Pubblica Amministrazione: perché è necessaria questa Missione?
La Missione 1.2 del PNRR, precedentemente chiamata “
Migrazione al Cloud”, prevede l’implementazione per i Comuni di un programma di supporto per il trasferimento dei sistemi meno efficienti, dei dati e delle applicazioni attualmente in uso negli enti locali verso servizi cloud qualificati.
L’obiettivo di questa Missione del PNRR è quello di favorire lo spostamento massiccio degli applicativi attualmente in uso nei Comuni verso data center più sicuri e più efficienti in termini di prestazioni e di adeguamento alle necessità comunali; in altre parole, si adotta un’ottica
cloud first.
Migrazione cloud PA: la soluzione è il cloud web-based
L’approccio
cloud first ci conduce direttamente verso gli applicativi web-based che, per loro caratteristica, sono i più rispondenti agli obiettivi previsti da questa Missione del PNRR dedicata al cloud.
Un applicativo web-based è, infatti, progettato per l’ambiente cloud (
native cloud).
Questo significa che sfrutta tutte le potenzialità del cloud ed ha un utilizzo ottimizzato delle risorse e, quindi, minori costi operativi.
Spesso gli applicativi web-based sono anche responsive: tale caratteristica, inibita agli altri per la loro natura architetturale, li rende
accessibili e utilizzabili non solo da qualsiasi postazione collegata ad internet, ma anche da
smartphone o tablet.
La
suite applicativa hyperSIC di APKAPPA risponde perfettamente a queste caratteristiche e, quindi, agli obiettivi previsti dal PNRR.
Studiata appositamente per rispondere alle necessità dei Comuni e della PA, questo applicativo realizzato con tecnologia web nativa è
qualificato Agid ed è già presente nell’elenco dei servizi SaaS qualificati per il Cloud della PA.
Offre una possibilità di gestione su misura ed è quindi perfettamente modellabile per le necessità delle amministrazioni locali che vogliono davvero migrare al cloud in piena efficienza.
Tornando alla nostra domanda iniziale - c
ome possono assicurarsi i Comuni di ottenere i fondi del PNRR – la risposta è una sola:
bisogna affidarsi subito al fornitore con le migliori risorse, la maggiore competenza ed esperienza sul campo. Da oltre 30 anni APKAPPA realizza sistemi per la digitalizzazione della PA ed è già attiva sul tema PNRR per i Comuni con Webinar dedicati.