Cos'è un applicativo native cloud e qual è la differenza con le altre soluzioni di migrazione, enabled cloud e based cloud? Scopriamo hyperSIC Cloud.
Il PNRR per i Comuni non è più un miraggio.
I primi avvisi di questo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono attivi e prossimi alla scadenza.
Il primo bando in dirittura di arrivo è stato l’ultimo ad uscire ma era quello più atteso: l’avviso dedicato alla migrazione al cloud – del quale abbiamo ampiamente parlato nell’articolo dedicato al PNRR Cloud – scadrà il 22 luglio e alcuni concetti, come gli applicativi cloud native del quale si sente tantissimo parlare, non sono ancora chiari a tutti gli stakeholders di queste azioni.
Quindi, come ormai è nostra abitudine, facciamo il punto.
Prima di parlare del cloud native e, in generale, delle soluzioni cloud, occorre fare una premessa sulle modalità di migrazione.
I finanziamenti previsti dalla Missione 1 del PNRR sono disponibili per tutti i Comuni, indipendentemente dalle loro dimensioni. Nell’area riservata del portale padigitale2026.gov.it è possibile individuare gli Allegati 2 contenenti i servizi oggetto di migrazione in cloud divisi per estensione dei Comuni.
La migrazione al cloud può avvenire in due modi:
- Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT (strategia Lift&Shift o Rehost): questo tipo di migrazione consente il trasferimento di un’infrastruttura già esistente in ambiente cloud, replicandola senza la necessità di rimettere mano alle applicazioni;
- Aggiornamento in sicurezza delle applicazioni in cloud (strategia Repurchase/Replace e Replatform): in questo caso, la migrazione completa viene effettuata tramite l’adozione di una soluzione native cloud erogata in modalità SaaS; oppure è possibile riorganizzare la struttura applicativa, sostituendo intere componenti del servizio in soluzioni Cloud native, in modo da beneficiare dell’infrastruttura cloud (strategia Replatform).
Ma cos’è un applicativo Native Cloud e cosa lo differisce dalle altre soluzioni sul mercato – cloud enabled e cloud based?
Native cloud app vs cloud enabled vs cloud based
Partiamo dalla prima differenza di base: il native cloud, come dice il nome, è nativo per il cloud e gli applicativi native cloud sono pensati per “vivere” in esso. È la soluzione nel caso di strategia Repurchase/Replace perché riduce i tempi e i costi di aggiornamento, è accessibile, scalabile e personalizzabile.
Gli applicativi cloud based non sono nativi. Questi possono essere ospitati nell’ambiente cloud e offrono alcuni dei vantaggi connessi a questo ambiente, in termini di scalabilità e disponibilità, perché vengono eseguiti in esso. Questi applicativi possono essere sfruttati nel caso della strategia Replatform che non prevede, appunto, la riorganizzazione complessiva della struttura, ma solo di alcune componenti.
Gli applicativi cloud enabled sono ancora diversi. In questo caso le app, originariamente nate in ambiente locale, sono state trasferite sul cloud: non possono quindi beneficiare di tutti i vantaggi del cloud, perché la loro struttura di partenza non è pensata per esso, ma, con l’aiuto degli sviluppatori, è possibile adattarle ad un ambiente o ad un sistema operativo. Questa scelta è propria della strategia di migrazione Lift&Shift.
La soluzione ideale è ovviamente quella di avere un applicativo scalabile che si adatti all’ambiente cloud e ne possa sfruttare appieno le funzionalità, tenendo conto anche delle proprie necessità. Un esempio di tutto questo è hyperSIC Cloud di APKAPPA, un servizio SAAS web-based qualificato AgID per la PA, Enti Locali e Comuni, estremamente versatile.
APKAPPA al centro dello sviluppo di software cloud nativi e web based
hyperSIC Cloud è il servizio SaaS di APKAPPA qualificato da AgID tramite il quale Comuni ed Enti utilizzano la suite applicativa web-based hyperSIC in modalità Cloud.
Grazie a questa versione, gli Enti Locali e i Comuni non avranno bisogno di organizzarsi, in termini di prestazioni e sicurezza, per allestire un CED adatto ad ospitare hyperSIC, né a mantenerlo in piena efficienza nel tempo perché tale incombenza rimane in campo al gestore del datacenter da cui è accessibile hyperSIC.
Inoltre, dato che hyperSIC è web-based e responsiva, gli utenti possono accedervi da qualsiasi dispositivo connesso ad internet (pc, tablet, smartphone), senza alcun intervento tecnico o installazione di software che ne agevoli l’uso.
Con questa soluzione, Enti Locali e Comuni sono liberi nelle scelte organizzative, ivi comprese quelle legate, ad esempio, all’applicazione del lavoro ibrido: non devono prevedere interventi tecnici o investimenti per abilitare postazioni di lavoro e/o mantenere in sicurezza ed efficienza il cuore pulsante del sistema (i.e. data center).
hyperSIC Cloud è accessibile tramite diversi servizi Cloud, tutti qualificati AGID quale garanzia del massimo livello di prestazione e sicurezza: quello di APKAPPA (APKser.Cloud), quello del Gruppo Maggioli e AWS, nato grazie alla partnership in essere con AMAZON Inc.
Con hyperSIC Cloud è possibile effettuare anche la migrazione “Replatform” ottenendo la quota premiante prevista dal fondo PNRR.
Servizio gratuito di supporto per le applicazioni cloud native e finanziamenti PNRR
Con un team di professionisti con oltre 30 anni di esperienza sul campo, APKAPPA è tra i primi fornitori italiani di applicativi in grado di rispondere a tutti i requisiti richiesti dall’avviso PNRR.
La migrazione in Cloud degli Enti Locali e dei Comuni è un obiettivo strategico per la PA; questo consente di mettere in sicurezza l’enorme patrimonio informativo e documentale, alimentato e gestito ogni giorno da circa 11.000 enti pubblici locali, e di rendere più prestazionali e accessibili dal web gli stessi servizi pubblici da loro gestiti.
Il bando PNRR per il Cloud mette a disposizione dei soli Comuni ben 500 milioni di euro quale tassello mancante per raggiungere il risultato: molti lo hanno ben compreso e sono parecchie le domande già presentate anche grazie al servizio gratuito di APKAPPA rivolto a chi necessita di supporto per la corretta compilazione.
Per ottenere informazioni al riguardo compila il form sottostante.