20 luglio 2022

Migrazione Cloud PNRR: anche i Comuni passati prima del 2020 possono partecipare

Migrazione Cloud PNRR: anche i Comuni passati prima del 2020 possono partecipare

Il 22 luglio 2022 scadrà il bando PNRR dedicato alla migrazione cloud di Comuni e PA; anche gli Enti migrati nel prima nel 2020 potranno richiedere i fondi.

Sono rimaste poche ore per presentare domanda di accesso ai fondi del PNRR dedicati alla migrazione cloud dei Comuni. Il prossimo 22 luglio 2022 sarà infatti l’ultimo giorno per presentare le candidature finalizzate ad ottenere il contributo; dopodiché si aprirà una finestra di 30 giorni entro i quali il Dipartimento provvederà ad esaminare le domande pervenute e, se ritenute idonee, ad approvarle. 


Dei 500 milioni di euro messi a disposizione ne sono rimasti poco più di 132 e, novità di qualche giorno fa, possono accedervi anche i Comuni che hanno fatto una migrazione al cloud prima del 1° febbraio 2020 nella modalità "Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT". Viene infatti loro concesso di accedere al finanziamento per l'implementazione della modalità "Aggiornamento in sicurezza di applicazioni in Cloud” e, cioè, di migliorare la loro presenza nel cloud con l’integrazione di nuovi servizi cloud o con la sostituzione del software applicativo con uno web-based e responsivo. Fino a qualche giorno fa questa possibilità era preclusa e c’è ancora un po’ di tempo per sfruttarla.


Abbiamo già avuto modo di parlare del PNRR dedicato al Cloud e, in generale, di tutte le missioni PNRR dedicate alla digitalizzazione della PA e dei Comuni, quindi ora facciamo il punto su tutto quello che bisogna sapere oggi, negli ultimi giorni prima della scadenza del bando.

 

Chi, come, cosa, quando e perché: FAQ sul PNRR cloud per i Comuni



Facciamo un focus sul cloud, ricapitoliamo in breve tutto quello che c’è da sapere sulla migrazione cloud di Comuni e Pa. 
Abbiamo già visto che più della metà dei Comuni italiani, grazie e soprattutto ai benefici raggiungibili nel tempo, ha richiesto i fondi per la Missione 1.2 del PNRR che è, appunto, la migrazione in ambiente cloud dei dati e delle applicazioni attualmente in uso


Ma quali sono questi Comuni che possono migrare in cloud? Tutti i Comuni italiani, anche piccoli Comuni, ivi compresi quelli che hanno avviato un progetto di migrazione Cloud anche prima del 1° febbraio 2020. L’importo finanziato dipende dalla popolazione residente nel Comune; nell’avviso dedicato è possibile individuare i documenti allegati con la quota massima rimborsabile per ciascuna dimensione del Comune (da meno di 2.500 abitanti fino a più di 250mila abitanti). 


Il finanziamento sulla migrazione Cloud copre tutte le attività di supporto per la migrazione verso cloud qualificati e per l’acquisto di servizi dedicati alla stessa. La finalità di questo processo è quello di favorire la digitalizzazione complessiva dei Comuni con sistemi scalabili, accessibili e facilmente gestibili.


Per migrare in Cloud, i Comuni possono scegliere due modalità: trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT (strategia Lift&Shift o Rehost) o aggiornamento in sicurezza delle applicazioni in cloud (strategia Repurchase/Replace e Replatform), delle quali abbiamo parlato approfonditamente nel focus sui vantaggi degli applicativi native cloud.


L’obbligo in questa fase è solo quello di affidarsi a fornitori tecnicamente competenti che garantiscano servizi cloud qualificati AgID e pubblicati sul “Cloud marketplace AgID”, come il servizio SAAS di Apkappa hyperSIC Cloud. Che cosa significa? Cosa sono i servizi Cloud qualificati AgID?

 

I servizi qualificati per la migrazione cloud per la Pubblica Amministrazione



Essere all’interno del Cloud marketplace AgID significa aver superato un percorso di valutazione che mette al vaglio parametri tecnici, di efficienza e di affidabilità, anche in termini di sicurezza internazionale


Per questo il percorso di migrazione cloud può essere effettuato solo verso queste soluzioni Cloud per la PA, perché esse non solo sono omogenee per i Comuni e gli Enti locali che vorranno aderirvi, ma sono anche fornite da provider certificati e selezionati con la massima attenzione – APKAPPA è impegnata da oltre 30 anni sul fronte della digitalizzazione della PA – e questo garantisce ai Comuni di non incappare in fornitori inaffidabili.


Nel caso specifico del servizio hyperSIC Cloud, APKAPPA ha ottenuto il massimo livello di qualificazione fornendo un SAAS (Software-As-A-Service) fruibile in modalità cloud, con il massimo livello di sicurezza operativa.


Il servizio SaaS hyperSIC Cloud è erogato tramite una suite applicativa web-based e responsiva che permette agli utenti di accedervi da qualsiasi dispositivo, purché sia connesso ad internet, senza l’installazione di software o interventi tecnici, in questo modo si agevola il lavoro ibrido in totale sicurezza.


Plus dell’offerta APKAPPA è la messa a disposizione di un team di professionisti dedicati all’argomento migrazione cloud, PNRR o altre domande sul tema. I tecnici sono a disposizione telefonica o compilando il form sottostante per rispondere alle domande prima della scadenza del bando sulla migrazione Cloud che sarà, lo ricordiamo, il prossimo 22 luglio!
 

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