Chi naviga in Rete e frequenta i social media potrebbe giungere alla conclusione, data la loro popolarità, che sia più efficace, per segnalare un disservizio nel proprio contesto urbano, pubblicare un post nelle varie community che su Facebook. In realtà il rischio è che questi post risultino lamentele fine a se stesse. Nonostante infatti che questi gruppi possano in qualche circostanza costituire un aiuto reale (il suggerimento dell'idraulico a cui ricorrere, la perdita di un mazzo di chiavi, un'informazione sui mezzi pubblici locali), essi non costituiscono un canale efficace per comunicare con gli uffici pubblici con il risultato solo di accrescere la distanza percepita fra un Comune e la sua cittadinanza.
Community e app, cosa è più efficace
Questi gruppi creano infatti solo l'illusione di una partecipazione attiva da parte dei cittadini, ma in realtà rappresentano un esempio di applicazione passiva del digitale, una comunicazione inutile e, forse, frustrante riguardo alle difficoltà di interazione con i servizi pubblici. Al contrario, le numerose app civiche per comunicare con la Pubblica Amministrazione sviluppate dai comuni italiani non solo costituiscono un modo più diretto per inviare segnalazioni agli uffici competenti, ma anche un potenziale strumento per trasformare la PA, tenendo conto delle segnalazioni di interventi necessari nell'ambiente urbano e della necessità, dato il contesto di risorse scarse in cui versano gli enti pubblici, di rendere efficiente l'impiego del tempo da parte dei funzionari preposti. Le app civiche per la verità sono arrivate nel nostro Paese dove aver avuto dei casi di successo all'estero. Esperimenti in qualche caso antecedenti al successo dei social network, ma non per questo meno attenti a coinvolgere i cittadini in un'operazione di mappatura del territorio e di coinvolgimento attivo delle sensibilità emergenti dagli utenti.
Le App in Italia
In Italia le app civiche per comunicare con la Pubblica Amministrazione possono assumere nature differenti a seconda del pubblico a cui si rivolgono e, per consentire soglie di accesso più opportune anche ai Comuni più piccoli, possono fare leva su piattaforme come MySindaco e Municipium. Alcune si pongono l'ambizioso proposito di essere conosciute, scaricate e usate dai turisti ed in questa tipologia rientrano Bologna Welcome, Firenze Turismo e Napoli Official App: in alcuni casi, accanto a servizi di scoperta e approfondimento delle cose da fare e da vedere in città, permettono di acquistare biglietti integrati per visitare i tanti musei.
Le app per la mobilità
Rivolte invece a residenti e pendolari, più comuni sono le app che informano e facilitano la mobilità e che sono sviluppate sia dalle società di trasporto pubblico, ma anche dalle amministrazioni più grandi. Oltre alle realtà metropolitane come Roma Servizi per la Mobilità e Milano Mobility, merita una menzione Ferrara Mobile. Quest'ultima offre ai residenti e ai pendolari una vasta gamma di servizi, dalla visualizzazione in tempo reale dei parcheggi alla localizzazione delle aree a traffico limitato, dai cantieri in corso alle condizioni delle strade. La raccolta e l'aggiornamento delle informazioni non solo mostrano l'importanza del lavoro di coordinamento necessario per gli operatori comunali, ma evidenziano anche i vantaggi tangibili per coloro che vivono o si spostano in città.
App per parlare con il sindaco o riparare le buche
Molti comuni si avvalgono della piattaforma MySindaco per comunicare direttamente con il sindaco e i suoi uffici, mentre ben 1.141 Comuni Italiani consentono di segnalare disservizi, richiedere interventi, proporre miglioramenti attraverso l'app Municipium. Queste app offrono anche una rassegna stampa geolocalizzata di iniziative, eventi e spettacoli organizzati in città.