Quali sono le aspettative degli enti pubblici sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e quali i timori legati all'attuale scenario politico ed economico? L'analisi di Gruppo Maggioli e The Innovation Group.
I progetti del #PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono iniziati e il rilancio della Trasformazione Digitale nella Pubblica Amministrazione è in corso. Per indagare quali siano le attività avviate per promuovere l'implementazione dei progetti del Piano, quali i benefici attesi e le problematiche incontrate, le previsioni sul rispetto delle scadenze e le capacità di spesa, Gruppo Maggioli e The Innovation Group hanno condotto, tra giugno e luglio 2022, la survey "New Normal e Trasformazione Digitale della PA", a cui hanno risposto 151 enti pubblici di tutte le dimensioni (e in prevalenza enti locali, come Comuni, Province, Comunità montane, Unioni di Comuni).
Il mondo occidentale sta vivendo un periodo di crisi economica e crescita dell'inflazione, causate dalla shortage economy, una stagione di scarsità di materie prime e di semilavorati, oltre che da un'impennata dei prezzi del gas e dell'energia. Il perdurare di condizioni difficili di approvvigionamento anche in un contesto post pandemico, il continuo peggioramento della situazione macroeconomica nei mesi del conflitto russo ucraino ci spingono a chiederci quali effetti avrà la situazione sulle iniziative legate al Piano e, in particolare, sui processi di innovazione digitale.
Nel settore pubblico, anche se meno colpito rispetto a quello privato, il 69% degli intervistati ritiene comunque che le misure adottate dal Governo non siano state ad oggi efficaci nel contrastare la crescita dell'inflazione. Il conflitto e la nuova situazione geopolitica stanno cambiando gli scenari: si fanno pressanti i temi della sovranità tecnologica, della politica industriale e dell'autonomia del Paese in molti settori critici. Per molti intervistati, la guerra in Ucraina e lo scenario geopolitico che si sta delineando stanno modificando l'attuale modello di globalizzazione, e il tema che preoccupa di più è che l'Italia possa risentire della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze più di altri Paesi, data la sua vocazione manifatturiera e la scarsa disponibilità di materie prime.
Aspettative e incognite su PNRR e digitalizzazione
Il giudizio sui progetti del Pnrr e sugli impatti che avranno nel settore pubblico è ampiamente positivo. L'unanimità quasi dei rispondenti (l'82%) ritiene che i progetti legati al Piano dovranno proseguire dopo la scadenza dello stesso, un giudizio che conferma l'importanza che il cambiamento ha assunto nella PA.
Il PNRR servirà alle Pubbliche Amministrazioni italiane soprattutto ad accelerare la digitalizzazione (secondo il 46% delle risposte), a introdurre nuove competenze (36% delle risposte) e a dotarsi di processi più efficienti (32%) e meno burocrazia (29%), a sviluppare servizi pubblici di maggiore qualità (29%). Il coinvolgimento degli enti pubblici in iniziative legate al PNRR è piuttosto ampio: il 75% delle amministrazioni intervistate afferma di aver avviato attività a supporto dell'implementazione del PNRR. Con riferimento alle attività e alle strategie promosse dagli enti per supportare l'implementazione dei progetti del Piano, nella maggior parte dei casi (31% dei casi) si tratta di consultazioni delle fonti informative ufficiali, ma alcuni hanno anche avviato semplificazioni amministrative (25%) e riorganizzazioni interne (24%). Inferiori invece le risposte relative a: Assunzione di personale specializzato come previsto dal PNRR (effettuata solo dal 17% dei rispondenti) Ricorso al supporto di società di mercato (15% delle risposte) Rivisitazione dei piani di investimento/strategie di budget (14% delle risposte).
Permane inoltre un certo pessimismo sulle capacità, sia delle PA centrali, sia delle PA locali, di spendere in modo efficiente le risorse europee; di rispettare le scadenze stabilite dall'Unione Europea e dagli Avvisi/Bandi; di implementare i progetti del Pnrr e programmare i finanziamenti dei progetti del Piano nei modi e nei tempi prefissati. Per tutti questi aspetti, il giudizio risulta in media inferiore alla sufficienza.
Gli ostacoli che secondo gli enti potrebbero ritardare la realizzazione o l'implementazione dei progetti del Piano sono individuati in:
- complessità legislativa/burocratica (48% delle risposte);
- scarsa capacità amministrativa da parte dei soggetti attuatori (PAC, aziende, enti locali) (48% delle risposte);
- mancanza di competenze (44%) e difficoltà della PA nel recepire e supportare i cambiamenti legati al piano (33%).
Un elemento positivo sembra invece essere il fatto che freni, come la mancanza di riforme adeguate e i tempi troppo stretti del Piano, siano indicati come problemi solo, rispettivamente, dal 27% e dal 22% degli intervistati. Anche il contesto macroeconomico e geopolitico non è visto come un freno rilevante allo sviluppo del PNRR, per lo meno nel settore pubblico, che sta quindi procedendo come da programma in una situazione diversa da quella prevista inizialmente.
Per far luce su questi temi e per capire come stiano procedendo gli investimenti del Pnrr, The Innovation Group organizza a Roma, dal 17 al 19 ottobre, il suo annuale "Digital Italy Summit", giunto alla settima edizione. Anche quest'anno il summit ospiterà autorevoli rappresentanti della politica e della Pubblica Amministrazione, di università, centri di ricerca e imprese. All'interno della manifestazione è in programma, in particolare, un evento dedicato alla Pubblica Amministrazione, il "PA Summit". Informazioni e registrazioni: Digital Italy Summit 2022