Costituire un Dms (Destination management system) dell'intero cratere. È l'obiettivo finale cui mira il progetto MaMa Tourism Rebuild che vede Macerata come ente capofila e coinvolge 22 Comuni della zona colpita dal sisma del 2016.
Dopo un'analisi preliminare del contesto, un monitoraggio dei flussi turistici e l'elaborazione di un modello di marketing, si procederà infatti a mettere in campo un intervento di digitalizzazione grazie alla creazione di una piattaforma web che possa ospitare circa 1.400 strutture turistiche (alberghi, agriturismi, b&b) e offrire capacità di vendita dei prodotti, svincolandosi dall'intermediazione delle piattaforme che oggi dominano il mercato. Le finalità sono di aumentare lo sviluppo del tessuto locale produttivo e creativo del turismo digitale, migliorare la diffusione del prodotto turistico locale sul mercato italiano e internazionale e garantire la massima visibilità dell'offerta turistica generata dal territorio. Tra le fasi di azione ci sono anche la progettazione e la realizzazione di contenuti editoriali e redazionali di comunità, il coinvolgimento degli stakeholder del territorio e la creazione di una associazione tematica locale tra comuni che sia aperta ai privati. Il progetto, infine, prevede anche l'organizzazione di un modello di comunicazione che promuova le ricchezze del territorio.
Un incontro per tracciare la strada del progetto si è tenuto ieri a Macerata, tra il commissario Guido Castelli, il sindaco e presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, e agli amministratori di MaMa (Marca Maceratese). Al centro del dibattito il finanziamento di oltre due milioni e 500mila euro previsto dal Pnrr per il rilancio economico e sociale del territorio. Il Comune di Macerata, primo nella graduatoria regionale per il punteggio del progetto, ha partecipato al bando in qualità di ente capofila di un'aggregazione cui hanno aderito formalmente 22 Comuni dell'area cratere con il progetto "MaMa Tourism Rebuild".
Il progetto è stato descritto nei suoi aspetti tecnici ed economici da Gianluca Bellucci, project manager della rete di imprese selezionata per il partenariato pubblico privato che dovrà concretizzare le azioni progettuali. La rete di imprese con capofila Hibo è composta da Maggioli Cultura, Globeinside, Nextlab e Expirit. Hanno aderito anche le associazioni di categoria: Confartigianato, Confindustria, Confesercenti, Coldiretti, Cna, Unione Montana Esino Potenza Musone. Il prossimo incontro in esito alla emanazione delle linee attuative dei progetti da parte di Unioncamere.
- Fonte: Corriere Adriatico - Leggi l'articolo completo QUI